Palestina agli ottavi della Coppa d'Asia nonostante la guerra. È la prima volta

di Salvatore Riggio

In mezzo ai dolori della guerra fra Israele e Hamas, la Nazionale palestinese taglia un traguardo storico: mai si era spinta fino agli ottavi della Coppa d'Asia: �Affermiamo la nostra identit�

Palestina agli ottavi della Coppa d'Asia nonostante la guerra. È la prima volta

� una meravigliosa prima volta quella della Palestina, che vince 3-0 contro Hong Kong nell’ultima gara del girone della Coppa d’Asia e si qualifica agli ottavi come una delle migliori terze della competizione. Un sorriso in mezzo alle tante atrocit� causate dalla guerra tra Israele e Hamas. A segno l’attaccante Dabbagh (primo palestinese a giocare in Europa, cresciuto nel mito di Van Persie e del Manchester United, oggi � in Belgio nello Charleroi), autore di due reti, e Al Qanbar. Feste e lacrime a fine partita tra i protagonisti in campo. Se non ci fosse stato il rigore di Al Ghassani allo scadere di Iran-Emirati Arabi Uniti, la gioia sarebbe stata doppia, dal momento ch avrebbe sancito il secondo posto nel gruppo per una migliore differenza reti.

Il capitano Al-Battat ha dedicato il passaggio del turno al popolo palestinese: �La speranza � che quello che stiamo vivendo ci spinga a fare sempre meglio, vogliamo ottenere ci� che la nostra gente merita�, ha detto. Aggiungendo: �Il fatto che ci siamo ripresi nel torneo in questo modo la dice lunga sulla nostra determinazione, fiducia e fede in Dio. Volevamo trasmettere al mondo il messaggio che abbiamo il diritto di partecipare a tutti i principali tornei di calcio, e non solo per il gusto di partecipare, ma per mostrare le nostre capacit�. Meritiamo di essere qui�. Nelle altre due gare la Palestina aveva perso contro l’Iran al debutto nella rassegna continentale (4-1, 14 gennaio) e pareggiato contro gli Emirati Arabi Uniti (1-1, 18 gennaio).

Questi ottavi di finale sono un risultato importantissimo per la Nazionale del c.t. Makram Daboub. Dal 7 ottobre scorso, dopo gli attacchi di Hamas e la risposta di Israele, � cambiata la vita della squadra. Sono stati sospesi i campionati in Cisgiordania ed � tantissima la paura. Dall’inizio del conflitto, secondo alcune stime, sarebbero rimasti uccisi 70 giocatori palestinesi. Un conto che sale se si comprendono anche tecnici e preparatori. Come la morte del c.t. della Nazionale olimpica, Hani Al-Masdar. C’� chi non ha risposto alla convocazione, chi ha invece raggiunto in Qatar la Nazionale. Prima di iniziare la Coppa d’Asia, il sogno della Palestina era la qualificazione al secondo turno, risultato mai centrato prima d’ora. Tutto questo per �issare la nostra bandiera e per affermare la nostra identit�, come aveva detto il commissario tecnico. Missione compiuta e adesso la Palestina non vuole fermarsi.


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24 gennaio 2024 (modifica il 24 gennaio 2024 | 12:45)

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