Vittorie per Sinner, Musetti e il doppio: è la giornata del trionfo azzurro
Cambiate colore all'erba. Da verde ad azzurra. Non una, non due, ma tre finali domani vedranno giocatori italiani protagonisti sui prati
Cambiate colore all'erba. Da verde ad azzurra. Non una, non due, ma tre finali domani vedranno giocatori italiani protagonisti sui prati. Due di queste ad Halle, con Jannik Sinner che in singolare raggiunge Bolelli e Vavassori che già da ieri erano sicuri di un posto in quella di doppio. La terza è quella del Queen's, che vedrà protagonista Lorenzo Musetti. Un sabato magico, con Jannik Sinner che al primo torneo giocato da numero 1 del mondo raggiunge la sua prima finale sull'erba, la diciottesima in carriera, in cui andrà a caccia del quattordicesimo titolo. Tra Sinner e il quarto successo stagionale dopo Melbourne, Rotterdam e Miami ci sarà l'amico e compagno di doppio Hubi Hurkacz, che a Halle ha già vinto nel 2022 e che nella prima semifinale aveva sconfitto Sascha Zverev. Si gioca non prima delle 14, dopo il doppio, con diretta Sky. Nella seconda, invece, Sinner ha battuto il cinese Zhang Zhizhen in un'ora e 40': è finita 6-4 7-6, con Jannik che per la prima volta in questo torneo ha chiuso la partita in due set, anche se ha rischiato di andare anche stavolta al terzo prima di salvare un set point e di vincere al tiebreak contro un avversario dimostratosi solido e che ha provato con tutti i mezzi possibili a mettere in difficoltà il numero 1 del mondo.
«Una finale che per me vuol dire tantissimo - le parole di Sinner -. Sono state tre partite dure, ma non poteva esserci miglior preparazione per Wimbledon. Poi avrò una settimana di riposo, che sarà importante per il mio corpo. Questa, invece, è stata una buona partita, con più scambi rispetto a ieri: era esattamente quello di cui avevo bisogno. Ho cercato di servire molto bene, ma lui ha risposto altrettanto bene e io ho dovuto salvare un set point che mi avrebbe fatto andare al terzo anche oggi. Hurkacz? Un campione, che gioca benissimo su questa superficie. Sarà un match duro, sta servendo bene e sarà difficile fargli break. Ma per me sarà un grande onore giocare questa finale».
La semifinale contro Zhang, invece, si è giocata sotto il sole, dopo il maltempo degli ultimi giorni. Tetto aperto e giochi di luce-ombra sul prato che non hanno però infastidito Sinner, che nel primo set è stato prima bravo a risalire in un game complicato (l'ottavo) quando era sotto 15-30, poi abile a strappare il servizio al cinese autore di un doppio fallo sul 30-30 e che ha subito la spinta dell'altoatesino sulla palla break (ieri 2/18 per Sinner contro Struff). Sul primo set point, Sinner ha spedito la smorzata a rete, poi non ha perdonato con l'ace. Nel primo game del secondo set, due colpi agli estremi del repertorio di un campione: prima lo smash da fondo campo, poi la palla corta (con un recupero sul nastro di Zhang). Nessuna opportunità di allungo fino al 12° game: sul 5-6, Sinner si è trovato 15-30 ma ha reagito alla grande con un ace. Il primo doppio fallo della partita ha dato però la prima palla break e il set point a Zhang, annullato con un dritto spaventoso che ha fatto alzare in piedi anche il coach Darren Cahill. Tutto, in un game in cui Sinner è persino scoppiato a ridere per lo starnuto di uno spettatore.
Risate, ma anche grande fair play, con l'azzurro che ha concesso la prima di servizio a Zhang in apertura di tiebreak perché era passato troppo tempo tra prima e seconda di servizio (in mezzo, un problema tecnico al giudice di linea elettronico). Poi, però, Jannik è stato spietato, partendo 2-0, volando 5-2 con un ace e conquistandosi quattro match point con un errore di Zhang. Dei quattro, buono il secondo con un servizio esterno. Sinner, che ha chiuso con 30 vincenti contro i 23 di Zhang, è il secondo italiano in finale a Halle dopo Andreas Seppi (che nel 2015 perse contro Federer): con Hurkacz, invece, i precedenti sono 2-2, ma tutti su altre superfici. Nell'unica finale, a Miami nel 2021, vinse però il polacco, anche se davanti c'era un altro Sinner, non un cannibale capace di vincere 37 partite su 40 nel 2024.
Con Sinner, giocherà la finale anche Lorenzo Musetti: per il 22enne di Carrara è la terza finale in carriera, la prima dal 2022 (dove vinse ad Amburgo e Napoli) e la prima su erba. Per Musetti, che già la scorsa settimana aveva raggiunto la semifinale sui prati di Stoccarda (persa contro Matteo Berrettini, poi sconfitto in finale da Draper), una vittoria in tre set (6-3 3-6 6-3) sull'australiano Jordan Thompson al termine di una battaglia durata due ore e 17'. Unica sconfitta di giornata, quella di Elisabetta Cocciaretto, battuta con un doppio 6-2 nella semifinale di Birmingham dalla kazaka Putintseva.