Moncler, i ricavi vicini a 3 miliardi di euro. La spinta di Asia ed Europa
di Emily Capozucca
Prende piede la quotazione di Golden Goose in Borsa. Secondo indiscrezioni, il marchio italiano di sneaker di lusso (oltre 400 euro al paio) potrebbe approdare a Piazza Affari fra maggio e giugno, con una valutazione di circa tre miliardi di euro. I primi incontri con gli investitori sono stati del resto incoraggianti, specie in Regno Unito.
Sul mercato dovrebbe andare fra il 3o e il 40% del capitale, un flottante significativo. Gran parte del collocamento sarà frutto della vendita di azioni da parte di Permira, il fondo inglese che ha comprato Golden Goose nel 2020 per quasi 1,3 miliardi. Non è ancora chiaro se vi sarà anche una porzione minoritaria di aumento di capitale.
di Emily Capozucca
Il collocamento di Golden Goose è curato da Bank of America, Jp Morgan e Mediobanca, mentre Permira è assistita da Lazard.
Da che Permira ne ha rilevato il controllo dall’altro fondo Carlyle, i ricavi di Golden Goose sono pressoché raddoppiati, mentre i margini di profitto sono rimasti quelli tipici dell’alta moda: stellari. Il gruppo guidato da Silvio Campara ha chiuso il 2023 con un giro d’affari di 587 milioni (+18%) e un ebitda di 200 milioni (+22%).
Dopo aver comprato la salentina Ift, Golden Goose è recentemente salita dal 30 al 100% del capitale di un altro dei fornitori delle sue scarpe, la campana Sirio, che ad oggi ha una capacità produttiva di 400 mila paia l’anno, potenzialmente più che raddoppiabile. Il gruppo ha così internalizzato circa il 50% della produzione di calzature. Il controllo sulla filiera consentirà al gruppo veneto di creare un polo manifatturiero «certificato» in Italia, portando «in casa» le capacità artigianali che qualificano il lusso Made in Italy.
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