Christopher Eubanks: chi è il primo avversario di Sinner al Roland Garros

diMarco Calabresi

Alto più di 2 metri, ha come superfice preferita l'erba. Ha giocato una sola volta contro l'azzurro, perdendo in tre set

Christopher Eubanks, per tutti Chris, ha l'altezza per giocare a basket (201 centimetri): sfiderà invece Jannik Sinner, nel match d'esordio al Roland Garros. E sarà la seconda volta che Jannik e Chris si troveranno uno contro l'altro: la prima fu a New York, nello US Open 2022, e Sinner - che non era ancora questo Sinner - vinse in tre set, 6-4,  7-6, 6-2. Eubanks, che di anni ne ha 28, cinque in più di Sinner, oggi è numero 46 del ranking ma come miglior posizione ha raggiunto la numero 29 e di recente ha speso parole dolci per l'avversario di domani: «Vederlo scalare la classifica è molto bello, penso che negli spogliatoi lui dimostri a tutti di voler continuare a lavorare duro. Ed è impossibile non andare d'accordo con lui».

Prima di iniziare a girare il mondo con la racchetta in mano, però, soprattutto la domenica frequentava la chiesa: Eubanks è infatti figlio di un predicatore battista, con il nonno (il padre della mamma) che fondò un'importante comunità a Memphis. «La cosa buffa dell'essere figlio di un predicatore è che quando giochi i tornei il weekend, ti perdi un sacco di messe - ha raccontato scherzandoci su -. Penso sia importante infondere la fede in giovane età: per me una delle cose principali dell'avere fede è portarla in ogni ambito della vita, anche nel mio tennis». 

Aveva iniziato nel college (è cresciuto a Georgia Tech), poi è diventato professionista e, dopo tre Challenger vinti e due finali perse contro il connazionale Ben Shelton, lo scorso anno ha vinto il suo primo titolo Atp, a Maiorca: una cambiale in termini di punti Atp che dovrà difendere tra un mese, dopo il duello con Sinner sulla terra di Parigi. Dice di preferire il cemento, ma è sull'erba che Eubanks ha ottenuto i suoi migliori risultati: la vittoria a Maiorca, ma anche i quarti di finale a Wimbledon, quando si trovò avanti due set a uno contro Daniil Medvedev, prima di perdere nei quarti ma dopo aver eliminato Tsitsipas. Tutto questo, dopo aver dichiarato che «l'erba è la superficie più stupida su cui giocare a tennis perché fa scivolare le palline e le fa restare basse». Nato ad Atlanta e tifoso di tutte le franchigie della città (i Falcons nella NFL, gli Hawks nella NBA e i Braves in MLB), non fosse diventato giocatore di tennis lo sarebbe stato di baseball, perché «avrei fatto buon uso della mia altezza».

C'è stato un momento in cui Chris, quando si aggirava intorno alla posizione numero 200 del ranking, ha pensato di smettere di giocare, ma non di smettere col tennis: così si ritrovò a fare il commentatore del circuito Challenger per Tennis Channel. «Mi è veramente piaciuta come esperienza, e ho pensato anche di essere bravo. Quando ho pensato che quella sarebbe potuta essere una strada alternativa al tennis giocato, mi sono liberato mentalmente e ho cominciato a fare risultati». A conti fatti, meglio la racchetta che cuffie e microfono. 

 

27 maggio 2024

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