Porta a Porta, si parla di aborto, ma ci sono solo uomini in studio. Pd: «Porteremo il caso in Vigilanza Rai»

Botta e risposta tra opposizioni e Vespa sulla puntata di «Porta a porta» che ieri sera ha trattato, tra l’altro, il tema dell’aborto. «A discutere di quello che è un diritto delle donne - ha attaccato il capogruppo Avs, Peppe De Cristoforo - c’erano sette uomini e nessuna donna. Eppure, si dibatteva di consultori, di obiezione di coscienza, di diritto all’interruzione. Ma soprattutto si discuteva dell’emendamento di Fratelli d’Italia al decreto Pnrr, che mira a coinvolgere nei consultori le associazioni antiabortiste».

Per la senatrice del Pd, Cecilia D’Elia si tratta di un «uso spregiudicato del servizio televisivo pubblico, e del ritorno alla grande dei manel (dibattiti, panel senza partecipazione femminile, ndr) nonostante il memorandum “No women no Panel”». Il riferimento è al documento implementato in Rai dalla presidente Marinella Soldi per evitare i manel che ha visto la sottoscrizione di numerose istituzioni ma anche di tanti soggetti pubblici e privati. «Porteremo in commissione di Vigilanza questa vicenda: bisogna fermare questo declino e contrastare la palese violazione dei principi della parità di genere» hanno affermato i componenti del Partito democratico della commissione bicamerale di Vigilanza Rai.

Pronta la replica della redazione di «Porta a Porta» che fa sapere, in una nota, che “gli inviti per la trasmissione politica di giovedì 18 aprile sono stati fatti nei giorni precedenti al manifestarsi della polemica. Essendo prevista la presenza del Partito democratico, avevamo invitato tre donne parlamentari del Pd (sostituite alla fine dall’onorevole Zan per la loro indisponibilità) e una direttrice di giornale, anch’essa indisponibile. In ogni caso l’aborto è stato solo uno degli otto temi trattati nella trasmissione di ieri. Gli altri sette erano la guerra, Meloni a Bruxelles, il ricorso del governo contro l’Emilia-Romagna sul fine vita, la discussione sulla foto di Berlinguer nella tessera del Pd, il 5 in condotta e i sondaggi preelettorali».

Parallelamente allo scontro politico, già in mattinata si è accesa la polemica in rete: la presenza di soli maschi al tavolo di Bruno Vespa a parlare di un tema come l’aborto è stata oggetto di centinaia di post critici su tutti i principali social.