Acerbi e il razzismo: perché rischia la carriera con l’Inter

Come era ampiamente prevedibile, il giudice sportivo non ha preso alcuna decisione in merito al presunto insulto razzista rivolto da Francesco Acerbi a Juan Jesus nella gara di domenica sera e ha chiesto alla Procura federale un supplemento di indagine. La palla passa al procuratore Giuseppe Chin� che ora dovr� ascoltare i due giocatori che espongono una versione dei fatti contrastante. L’interista nega di aver pronunciato espressioni di discriminazione razziale, il brasiliano del Napoli sui social ribatte che Acerbi gli avrebbe detto: �Vai via nero, sei solo un n...�, prima di scusarsi e aggiungere: �Per me n... � un insulto come un altro�. Ieri mattina Francesco Acerbi, dopo essere rientrato luned� dal ritiro di Coverciano, ha incontrato i dirigenti nerazzurri, curiosi di conoscere nel dettaglio l’accaduto.

Il giocatore ha ripetuto a Beppe Marotta ci� che aveva confessato al ct Spalletti prima e ai giornalisti in stazione poi: ovvero che nelle parole pronunciate domenica sera non c’era un intento discriminatorio o razzista. Posizione che intende difendere anche davanti agli uomini della Procura federale in un confronto che avverr� entro 48 ore. Ci sono buone probabilit� che Acerbi venga ascoltato domani da Chin�, collegato in videoconferenza dalla Pinetina. E con la stessa modalit� venga sentito Juan Jesus da Napoli. Conclusi gli interrogatori Chin� invier� le proprie conclusioni al giudice sportivo per la sentenza.

Qualora fosse confermata la matrice razzista dell’insulto ad Acerbi verrebbe contestata la violazione dell’art.28 del codice giustizia sportiva sui �Comportamenti discriminatori�: la sanzione minima � la squalifica di 10 giornate, antipasto di una possibile esclusione dagli Europei. Ecco perch� l’Inter ha scelto la via del silenzio, rinunciando a un comunicato. Non solo Acerbi rischia di aver finito la stagione in anticipo, ma pure la carriera con l’Inter. Il giocatore, da poco 36enne, � legato ai nerazzurri fino al 2025 ma non � remota la possibilit� che in caso di maxi-stangata l’addio venga accelerato.

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