Jack Antonoff, produttore delle star e leader dei Bleachers: «La svolta con Taylor Swift, ma faccio dischi e tour da quando avevo 15 anni»

di Barbara Visentin

Cantautore, musicista e superproduttore, il 39enne americano ha appena pubblicato il quarto disco �Bleachers� con la sua band

Jack Antonoff, produttore delle star e leader dei Bleachers: «La svolta con Taylor Swift, ma faccio dischi e tour da quando avevo 15 anni»

Se c’� un nome che sta dietro ai pi� grandi successi del pop mondiale degli ultimi 10 anni, � quello di Jack Antonoff. Fresco del terzo Grammy Award di fila come produttore dell’anno, il 39enne americano � �responsabile� del sound di star come Taylor Swift, Lana Del Rey, The 1975, Lorde, St. Vincent, Florence + The Machine.

Di Lana Del Ray racconta via Zoom che �� una delle mie migliori amiche, nonch� una degli artisti migliori di tutti i tempi�. Ma il punto di svolta della sua vita � stato il sodalizio con Taylor Swift, con cui collabora dal disco �1989�, uscito nel 2014: agli ultimi Grammy l’ha ringraziata per avergli �spalancato le porte�, invitandolo a lavorare con lei quando era ancora poco quotato. E ora riflette sull’importanza di questi incontri: �Quando arriva qualcuno che crede in te fregandosene di quel che pensano tutti gli altri, diventa uno specchio di come ti senti tu con te stesso. Ti d� tantissimo potere e ti fa sentire davvero molto vivo�.

Oltre a essere produttore, Antonoff da 10 anni guida il progetto Bleachers, di cui � appena uscito il quarto disco omonimo: �Quel che mi interessava era esplorare come suona oggi una band. C’� qualcosa di esaltante nel mettere insieme l’energia selvaggia di un gruppo di musicisti con le tecniche moderne per mixare i pezzi�. In �Bleachers� si colgono echi di Bruce Springsteen (uno dei miti di Antonoff), pompose suggestioni pop-rock anni 80, il tutto condito da tanti sax: �Amo recuperare gli strumenti che vengono trascurati dalle mode del momento. E poi il sax fa molto New Jersey, il posto da cui vengo io. Dopodich� posso provare a teorizzare perch� mi piacciano certe cose, ma di base cerco solo dei suoni che mi facciano balzare sulla sedia�.

Antonoff racconta di aver sempre aiutato gli amici a realizzare i loro dischi e di avere sempre avuto delle band: �In pratica faccio la stessa identica cosa da tutta la vita, faccio dischi e produco quelli degli altri, solo che all’inizio non me ne rendevo conto. Ho finito le superiori e poi non ho proseguito gli studi perch� ero sempre in tour, come un pazzo, da quando avevo 15 anni, ed � stato cos� fino alla pandemia�.

Quando non � andato all’universit�, �una scelta molto drastica nel mondo in cui sono cresciuto�, si � reso conto che la musica stava diventando una cosa seria: �Molti dei miei amici hanno iniziato ad avere vite pi� tradizionali, a comprare casa e sposarsi, e l� ho capito che mi stavo dirigendo in un’altra direzione, da cui non c’era ritorno. Ho avuto successo abbastanza tardi e sono orgoglioso di tutti quegli anni in cui suonavo anche se non riuscivo a mantenermi, vivendo ancora con i miei genitori�.

Lavorare per s� o per gli altri, sostiene, non � cos� diverso: �Stranamente percepisco le due cose allo stesso modo. Certo fare il proprio disco pu� essere un processo pi� solitario e si porta dietro la mia verit�, quindi tanta pesantezza e ansia, mentre quando produco un album non � la mia vita a essere sotto esame�.

In ogni caso, per arrivare dove � lui (che da un anno � sposato con l’attrice Margaret Qualley) serve molta sicurezza nelle proprie capacit� e sensazioni: �Io so esattamente quando una musica � giusta, quando suona come la verit�. Semplicemente lo sento ed � sempre stato cos�. Credo che avere questa chiarezza sia una parte estremamente importante del fare dischi e io la avverto sempre, non importa cosa stia succedendo nella mia vita, se sia felice, triste o depresso�.

L’Intelligenza Artificiale nella musica non lo preoccupa perch� secondo lui la direzione del pop dei prossimi anni sar� tutt’altra: �Penso sempre alla musica come al cibo e il trend al momento � quello di tornare ai prodotti naturali. Vai nei ristoranti pi� alla moda e ti servono cose biologiche che arrivano dalle fattorie, cos� anche nella musica penso ci sia una grande stanchezza nei confronti della tecnologia, per questo forse sono cos� ossessionato ora dal far sentire le emozioni di ciascun musicista all’interno di una band. Credo che la prossima fase del pop andr� verso qualcosa di pi� umano�.

C’� qualche artista del passato con cui avrebbe voluto lavorare? �No, perch� mi piace collaborare con le persone solo dopo averle conosciute e dopo aver capito dove vogliono andare. Non si tratta solo di stabilire un rapporto, ma di capire proprio che cosa vedono nel futuro. Allora l� le mie rotelle iniziano a girare�.


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19 marzo 2024 (modifica il 19 marzo 2024 | 21:02)

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