Di Cesare: «Giovani di Forza Italia interrompono le mie lezioni: sono intimidazioni squadriste»

Tutto è nato dal post pubblicato (e poi cancellato, ma quando ormai rimbalzava sui social) dalla docente poco dopo la morte della ex «compagna Sara», ultima leader della sanguinosa stagione delle Brigate rosse «La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Con malinconia un addio alla compagna Luna#barbarabalzerani». La «compagna Luna» era riferito al titolo dell'autobiografia di Barbara Balzerani, arrestata nel giugno 1985 e mai pentita, dopo aver preso parte anche al rapimento Moro e all'omicidio, rivendicato dal carcere,  dell’ex sindaco di Firenze Lando Conti. Su quel post di «vicinanza e comunione di idee» con la lotta armata, le reazione sono fioccate: a partire dalla Rettrice della Sapienza (teatro anche dell'omicidio nel 1980, del professor Vittorio Bachelet)  Antonella Polimeni,  che ha pubblicato una nota ufficiale: «A nome di tutta la comunità accademica, ricordo l’altissimo tributo di sangue pagato dall’Università Sapienza nella stagione del terrorismo, confermo la ferma condanna di ogni forma di violenza e prendo le distanze da qualsiasi dichiarazione di condivisione o vicinanza a idee, fatti e persone che non rispettano o hanno rispettato le leggi della Repubblica e i principi democratici espressi dalla Costituzione».