Morta Barbara Balzerani, la «primula rossa» dell'agguato di via Fani

Dal carcere, confessò l'omicidio dell'ex sindaco di Firenze Lanco Conti, compiuto dalle BR, e venne condannata all'ergastolo. Mai pentita né dissociata, anche se estranea al circolo degli «irriducibili».  Nel 1993 dichiarò di provare «un profondo rammarico per quanti sono stati colpiti nei loro affetti a causa di quegli avvenimenti e che continuano a sentirsi offesi ad ogni apparizione pubblica di chi, come me, se ne è reso e dichiarato responsabile». Anche se non ha mai indietreggiato, o mostrato segni evidenti di pentimento. Nel 2018, entrò in polemica con Maria Fida Moro, figlia dello statista, che si sfogò nel quarantennela dell'omicidio di suo padre: «Io posso lamentarmi del quarantennale. Io che non l'ho provocato ma l'ho subìto. E ho il titolo per dirlo. Anche solo per la semplice ragione che mi dà dolore. Ma la signora Barbara Balzerani non può dirlo perché lei è tra coloro che l'hanno provocato. E, quindi, si tiene i risultati di quanto messo in atto».  Provocatoria e imperterrista nei suoi pensieri, Balzerani aveva addirittura annunciato di voler proseguire la sua vita in un resort, all'estero.