Djokovic cambia tutto per restare n.1: dopo coach e manager, divorzia anche dal preparatore italiano

diLorenzo Nicolao

Rivoluzione nello staff di Novak Djokovic per difendere il numero 1 Atp già agli Internazionali di Roma e  al Roland Garros. Dopo l'addio a coach Ivanisevic, salta il preparatore italiano Marco Panichi. Rimane l’osteopata Claudio Zimaglia

Novak Djokovic e l'ex preparatore atletico Marco Panichi (LaPresse)

Novak Djokovic e l'ex preparatore atletico Marco Panichi (LaPresse)

Cambia un’altra pedina dello scacchiere di Novak Djokovic. Il campione serbo, dopo la separazione (con lite) dall'allenatore Goran Ivanisevic alla fine di marzo, si divide anche dal preparatore atletico, l’italiano Marco Panichi, che lavorava con lui dal 2019. La scelta solo dopo qualche mese dall’annuncio della fine della collaborazione con i manager Edoardo Artaldi ed Elena Cappellaro, che avevano assistito il numero 1 fino alla fine della scorsa stagione.

Rivoluzione Nole per restare n. 1

Prosegue così la rivoluzione del vincitore di 24 titoli Slam, nel tentativo di ritagliarsi un’altra finestra temporale per prevenire l’arrembante ascesa di Jannik Sinner e difendere il trono già nei prossimi giorni agli Internazionali  di Roma e al Roland Garros, i più importanti impegni sulla terra rossa

Chi è Marco Panichi

Panichi è comunque un professionista di lungo corso nel mondo del tennis. In passato aveva lavorato anche con Philipp Kohlschreiber, Li Na e Daniela Hantuchova, oltre ai tennisti italiani Simone Bolelli, Fabio Fognini e Francesca Schiavone. Stando a quanto riportano alcuni media serbi, al fianco di Djokovic sarebbe appena tornato Gebhard Phil-Gritsch. L’austriaco ha già lavorato con Nole, tra il 2009 e il 2017, proprio negli anni in cui il serbo ha espresso il suo tennis migliore. Questo ritorno al passato servirà così a ridare smalto al fisico di un giocatore ormai prossimo ai 37 anni, ma che ha fatto sempre della preparazione atletica, a tratti maniacale, una delle sue armi migliori.

Il post del campione

Grande è comunque l’affetto che il campione ha voluto esprimere al suo ex collaboratore. A Panichi Djokovic, mercoledì, ha dedicato un post sul suo account Instagram, scrivendo: «Sono stati anni di una collaborazione fantastica, per me un periodo straordinario. Grazie Marco per le sessioni di allenamento dentro e fuori dalla palestra, i carciofini e le tante risate insieme. Grazie, caro “Romanista” per avermi reso migliore come atleta e come persona. Ci vediamo presto a Roma! Forza!». Evidentemente quello con il preparatore atletico non è un rapporto che si è deteriorato, ma solo la necessità di cambiare e trovare nuovi stimoli in questa fase delicata della sua carriera, dal momento che l’ultimo acuto del fuoriclasse sono state le Atp Finals di Torino di novembre.

L’ultimo italiano nel team: Claudio Zimaglia

All’interno della squadra, prima prevalentemente azzurra per diversi suoi componenti, rimane ora solo Claudio Zimaglia, il fisioterapista e osteopata che in passato aveva lavorato anche con Jannik Sinner. In questi giorni Zimaglia è a Belgrado per aiutare Djokovic nel miglior recupero fisico possibile, in vista degli Internazionali, dal momento che il serbo aveva saltato gli ultimi tornei proprio per preservarsi e concentrarsi proprio sul Masters 1000 del Foro Italico e sul Roland Garros che comincerà subito dopo, alla fine di maggio. 

I prossimi tornei e la seconda parte della stagione daranno il loro responso sulla qualità della rivoluzione dell’organigramma effettuata da Djokovic, l’ennesimo tentativo di continuare a vincere e ingannare lo scorrere del tempo.

2 maggio 2024 ( modifica il 2 maggio 2024 | 16:32)

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