Juventus-Roma 1-0: Rabiot porta i bianconeri a -2 dall’Inter

TORINO – Il corto Mou, si chiama stavolta: la differenza di un gol, e di una giocata di prestigio, ha separato la Juventus dalla Roma e ha riavvicinato la Juventus all’Inter, prolungando di una settimana la volata per il titolo d’inverno ma soprattutto promettendoci una primavera d’incertezza, vista l’implacabile serialità con la quale i bianconeri superano qualsiasi ostacolo e quasi sempre alla stessa maniera, senza perdere mai terreno. Stasera ha deciso Rabiot, che ha esposto il programma juventino: “Allo scudetto ci credevamo già prima, dopo questa vittoria ancora di più. Il mio contratto? Ne parleremo”.

«La cronaca della partita»

Una partita aperta

Juve-Roma è stata una bella partita. Quasi come se i due allenatori avessero voluto farsi beffe della nomea che accompagna Allegri e Mourinho, le loro squadre hanno attaccato senza remore o quanto meno non hanno speculato, non hanno spulciato gli episodi, non si sono rifugiati nell’infinita pazienza di chi vive nell’attesa dell’errore altrui ma hanno giocato. A modo loro, ma hanno giocato: i ritmi non sono mai stati vertiginosi, il pressing mai asfissiante e la tecnica di rado sopraffina (raffinatissimo, tuttavia, il gol juventino), però si sono sfidati in una partita aperta, un contropiede dopo l’altro, con i loro sistemi di gioco e la maniera di stare in campo identici ma con inclinazioni differenti. La Juve ha usato bene gli spunti dei due attaccanti, la Roma ha sfruttato di più esterni e mezze ali e comunque di spazio per annoiarci non ce n’è mai stato. E nemmeno troppo insistenti sono stati i fischi sistematici per Lukaku. Casomai, qualche coro razzista è piovuto verso Vlahovic dal settore romanista al momento della sostituzione del serbo.

La perla di Vlahovic e il gol di Rabiot

La Roma ha subito preso un palo con Cristante (4’), la Juve ha sprecato molto con il Vlahovic più volitivo della stagione, Dybala ha spaventato Szczesny con un colpo d’esterno sinistro, N’Dicka ha salvato sensazionalmente di testa davanti alla porta vuota un tiro di Kostic e insomma la partita è andata avanti un colpo di qua e uno di là fino a quando i bianconeri non l’hanno sbloccata e quindi sigillata come solo loro sanno fare. Il gol decisivo va raccontato, perché è stato una mescolanza di errori (un pasticcio tra Cristante e Kristensen, di fatto l’unico sbaglio difensivo in una notte in cui i difensori delle due parti non hanno sbagliato quasi niente) e di pezzi di bravura, perché d’alta scuola è stato il tocco (alla Yildiz, si direbbe) con cui Vlahovic ha liberato il sinistro con il quale Rabiot ha freddato Rui Patricio.

Lukaku ingabbiato

Lì, quando la ripresa era appena iniziata, è cominciata la notte che ci si aspettava, vale a dire una mera sfida di posizione, di presidio. I bianconeri si sono attendati in difesa e non hanno lasciato passare uno spillo e i giallorossi non hanno fatto altro che palleggiare ai limiti dell’area nell’attesa che schiudesse uno spazio mai capitato, men che meno all’ingabbiato Lukaku. Mourinho ha aggiunto punte e mezze punte, Allegri ha resistito alla tentazione di farlo con i difensori e stavolta i sussulti dei finali romanisti non ci sono stati perché la Juve sa anestetizzare benissimo queste situazioni e agitare casomai il torpore con qualche ripartenza improvvisa, come quando McKennie (84’) ha tirato addosso a Rui Patricio il possibile 2-0, un risultato che avrebbe stonato: è giusto che la Juve vinca con il stile, con il suo marchio.

Juventus-Roma 1-0 (0-0)
Juventus (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Weah, McKennie (51' st Rugani), Locatelli, Rabiot, Kostic (31' st Iling-Junior); Yildiz (21' st Chiesa), Vlahovic (31' st Milik). (23 Pinsoglio, 36 Perin, 13 Huijsen, 20 Miretti, 41 Nicolussi, 47 Nonge). All.: Allegri.
Roma (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Llorente, N'Dicka; Kristensen, Cristante, Paredes (29' st El Shaarawy), Bove (19' st Pellegrini), Zalewski (35' st Azmoun); Dybala, Lukaku (63 Boer, 99 Svilar, 2 Karsdorp, 11 Belotti, 17 Azmoun, 19 Celik, 20 Renato Sanches, 37 Spinazzola, 60 Pagano, 61 Pisilli, 92 El Shaarawy). All. Mourinho.
Arbitro: Sozza di Seregno.
Reti: nel st 2' Rabiot.
Angoli: 2-2.
Recupero: 0' e 6'.
Ammoniti: Paredes, Locatelli per gioco falloso.
Spettatori: 41.503