Non trovano casa e vivono in auto coi bimbi: ospitati da Antonella Viola. «Abbiamo convissuto per un mese»

diRoberta Polese

Il post della scienziata a distanza di mesi: «Fillea Cgil e Avvocati di strada hanno scritto di aver risolto la situazione ma siamo stati io e mio marito: abbiamo cercato una casa per affittarla a loro a prezzo onesto»

Padova, non trovano casa e vivono in auto coi bimbi: ospitati da Antonella Viola. «Abbiamo convissuto per un mese»

Antonella viola e la famiglia di Asma e Nadir

La storia di Asma e Nadir, la coppia di tunisini con due bambini, fece scalpore lo scorso autunno. Dopo aver trovato appoggio nel sistema di accoglienza per stranieri, quando Nadir aveva trovato un lavoro stabile in una ditta di costruzioni edili erano cominciati i problemi: il Cas che li aveva aiutati fino a quel momento non poteva più sostenerli, ma nessuno voleva affittare loro una casa, proprio perché stranieri. Erano quindi costretti a dormire in auto vicino a un bar, con la prospettiva di un inverno terribile alle porte. L’eco che la vicenda aveva avuto sui giornali aveva portato una famiglia di padovani a interessarsi a loro: la famiglia li ha ospitati per un mese e mezzo nella propria abitazione, poi ha comprato una casa e l’ha affittata ad Asma e Nadir e ai loro bambini, che adesso abitano a Piazzola sul Brenta in una casa su due piani e con un po’ di giardino per i piccoli. Sembrava che questa vicenda fosse finita per il meglio, ma uno strascico di polemiche costringe a riavvolgere il nastro. Ad aiutare quella famiglia di stranieri sono stati Antonella Viola e il marito: li hanno accolti in casa e poi hanno trovato per loro una sistemazione.

Il post critico e la rivelazione

La professoressa non ha mai voluto rendere pubblica la sua generosità, ma ieri si sono «rotti gli argini» come si sul dire: la scienziata sulla sua pagina Facebook ha criticato il sindacato Fillea Cgil e gli Avvocati di strada per essersi intestati la risoluzione del caso. La docente ha infatti pubblicato il testo del giornale on line della Cgil dove in una prima stesura sembrava che fosse stato il sindacato a trovare casa ad Asma e alla sua famiglia, quando invece la professoressa Viola rivela di essersi mossa autonomamente senza passare per nessuna sigla sindacale, né ne associazione di avvocati. Scrive la professoressa sul suo profilo: «Io e mio marito abbiamo tolto dalla strada la famiglia di Asma, portandoli dapprima in casa nostra, dove abbiamo convissuto per un mese, e poi comprando un appartamento che andasse bene per le loro esigenze per poterlo affittare ad un prezzo onesto. Non ho mai visto la Cigl, né la Caritas né alcuna altra associazione – scrive – Ho speso tantissimo tempo nel girare di agenzia in agenzia per trovare una soluzione confortevole, rapida e alla portata delle mie risorse economiche. La situazione di questa famiglia l’abbiamo risolta io e mio marito, senza ricevere alcun aiuto. Ho voluto farlo in silenzio perché le cose importanti non si fanno per raccontarle ma per il loro valore. E mai ne avrei parlato se non avessi letto queste falsità. Assurdo speculare sul dolore. Assurdo prendersi meriti inesistenti».

Il sindacato: abbiamo corretto l'errore

Il sindacato ammette: «L’articolo era scritto male, lo abbiamo corretto, la professoressa Viola ha ragione: noi ci siamo interessati subito alla vicenda di Asma, ma lei si è mossa autonomamente, non abbiamo mai voluto sapere chi fossero i benefattori, abbiamo avuto oggettiva difficoltà anche noi a trovare loro una sistemazione perché nessuno voleva dar loro una casa – spiega Barbara Schiavo, della Fillea Cgil – abbiamo fatto anche da filtro a tante richieste assurde di persone che volevano tenere i bambini della coppia, lasciando per strada i genitori… Sono molto contenta che Asma abbia trovato una sistemazione, non volevamo attribuirci nessun merito, nella costruzione dell’articolo on line mancava il passaggio che Asma e la sua famiglia avevano trovato una sistemazione grazie alla generosità di una privata cittadina, lo abbiamo aggiunto». 

Il chiarimento

«Ho sentito Barbara Schiavo e ci siamo chiarite – aggiunge al telefono la professoressa Viola – abbiamo faticato molto per trovare una sistemazione a quella famiglia e vedere che c’era qualcuno che si vantava di aver risolto i problemi, quando non era vero, mi ha infastidita, li ho sentiti, ci siamo chiariti, hanno ammesso di aver sbagliato, meglio così, e comunque l’unica cosa importante è che Asma Nadir e i bambini stiano bene e siano felici, noi siamo felici per loro».

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11 marzo 2024 ( modifica il 11 marzo 2024 | 19:54)

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