«Vote for animals»: tra 12 e 18 candidati impegnati per la protezione degli animali eletti al Parlamento Europeo

«Vote for Animals», la campagna che ha messo la protezione degli animali al centro delle elezioni europee, ha dato ottimi risultati: siederanno nel Parlamento, infatti, tra i 12 e i 18 eurodeputati che sono stati tra i firmatari degli impegni proposti dalla coalizione italiana composta da 11 organizzazioni per la protezione animale (Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, CIWF Italia, ENPA, Essere Animali, LAC, LAV, LEIDAA, LNDC Animal Protection e Save the Dogs and Other Animals) e coordinata in tutta la Ue da Eurogroup for Animals. In attesa dei dati complessivi da tutti i 27 Paesi, e delle opzioni che gli eletti in più circoscrizioni dovranno firmare per la loro scelta di una sola di esse (come nel caso di Pd e Alleanza Verdi Sinistra) e di una ripartizione geografica dei seggi ancora non ufficiale, le associazioni considerano il bilancio positivo. Le elette e gli eletti aderenti alla campagna «Vote for Animals» faranno della protezione e del benessere degli animali una delle priorità del loro lavoro, a partire dal divieto dell’uso delle gabbie richiesto dall’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) End The Cage Age, dalla promessa di una legislazione sul benessere animale, senza dimenticare la battaglia contro la prospettata riapertura della caccia a specie protette e la transizione a metodi alternativi alla sperimentazione animale.

Al momento tra i firmatari risultano eletti Salvatore De Meo per Forza Italia; Pasquale Tridico, Mario Furore, Gaetano Pedullà, Carolina Morace, Dario Tamburrano per il Movimento 5 Stelle; Cecilia Strada, Brando Benifei, Alessandro Zan, Annalisa Corrado per il Partito Democratico; Mimmo Lucano e Ignazio Marino per Alleanza Verdi Sinistra. A loro «siamo sicuri, se ne aggiungeranno altri già dall’inizio della nuova legislatura che partirà il prossimo 16 luglio, e altri ancora si aggregheranno su singole votazioni del Parlamento grazie alle iniziative che continueremo e con più forza e determinazione a realizzare fuori dalle istituzioni», commentano le associazioni. In un quadro negativo, in cui solo il 49,6% circa degli aventi diritto si è recato a votare, sono stati 125 i candidati firmatari della campagna in Italia e più di mille in tutta Europa, senza dimenticare l'oltre un milione di visualizzazioni del sito italiano in poco più di un mese, le iniziative di dibattito e confronto organizzate sul territorio, le centinaia di associazioni coinvolte nei 27 Paesi Ue.