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«Vote for animals»: oltre 700 candidati aderiscono alla campagna a difesa degli animali in Europa
Più di 700 candidati al Parlamento europeo hanno aderito alle proposte del manifesto "Vote for Animals" che Lav ha lanciato con altre 10 associazioni della coalizione di Eurogroup for Animals, per chiedere più tutela e diritti per gli animali in Ue. Attraverso la loro adesione i candidati, qualora vengano eletti al Parlamento europeo alle prossime elezioni, si impegnano a fare di più per migliorare le condizioni di tutti gli animali. L'impegno riguarda diversi temi: dal trasporto di animali vivi, alla ricerca di metodi sostitutivi alla sperimentazione animale, dalla tutela degli animali selvatici, alla riconversione delle aziende zootecniche al benessere degli animali familiari. Si parla anche di un futuro divieto di produzione e commercio di pellicce animali in tutta Europa, dell'importanza della transizione alimentare e della richiesta di un Commissario europeo per il benessere degli animali.
I candidati che hanno sottoscritto il manifesto, aderendo a tutti o solo ad alcuni punti, appartengono all’intero spettro politico e provengono da 26 Stati membri. Ad oggi, Finlandia, Italia e Francia sono le nazioni con il maggior numero di candidati aderenti. IN particolare, nel nostro Paese sono 93 i candidati che hanno risposto positivamente alle proposte della coalizione (dati aggiornati a martedì 28 maggio, ndr).
Si stima che circa 400 milioni di cittadini dell'Ue abbiano diritto di voto alle prossime Europee. La richiesta di migliorare la legislazione dell'Unione sul benessere degli animali è stata espressa in modo chiaro: il 91% degli europei ritiene che salvaguardare il benessere degli animali d'allevamento sia fondamentale, mentre l'84% ritiene che il benessere degli animali sia una priorità. E ancora, in Italia, l’85% degli elettori desidera che la politica si impegni maggiormente nella difesa dei diritti animali, mentre il 57% preferirebbe votare per candidati che mettono al centro della loro agenda anche la tutela degli animali. I cittadini hanno la possibilità di chiedere ai candidati del loro Paese di sottoscrivere il manifesto, inviando un messaggio attraverso la piattaforma dedicata (qui tutte le informazioni) – finora sono oltre 9mila le persone che hanno inviato un messaggio ai loro candidati -; e possono consultare il sito dedicato all’iniziativa per rimanere aggiornati sulle adesioni e, in fase di voto, scegliere consapevolmente chi riterranno più a adatto a difendere i diritti degli animali.
I candidati che hanno sottoscritto il manifesto, aderendo a tutti o solo ad alcuni punti, appartengono all’intero spettro politico e provengono da 26 Stati membri. Ad oggi, Finlandia, Italia e Francia sono le nazioni con il maggior numero di candidati aderenti. IN particolare, nel nostro Paese sono 93 i candidati che hanno risposto positivamente alle proposte della coalizione (dati aggiornati a martedì 28 maggio, ndr).
Si stima che circa 400 milioni di cittadini dell'Ue abbiano diritto di voto alle prossime Europee. La richiesta di migliorare la legislazione dell'Unione sul benessere degli animali è stata espressa in modo chiaro: il 91% degli europei ritiene che salvaguardare il benessere degli animali d'allevamento sia fondamentale, mentre l'84% ritiene che il benessere degli animali sia una priorità. E ancora, in Italia, l’85% degli elettori desidera che la politica si impegni maggiormente nella difesa dei diritti animali, mentre il 57% preferirebbe votare per candidati che mettono al centro della loro agenda anche la tutela degli animali. I cittadini hanno la possibilità di chiedere ai candidati del loro Paese di sottoscrivere il manifesto, inviando un messaggio attraverso la piattaforma dedicata (qui tutte le informazioni) – finora sono oltre 9mila le persone che hanno inviato un messaggio ai loro candidati -; e possono consultare il sito dedicato all’iniziativa per rimanere aggiornati sulle adesioni e, in fase di voto, scegliere consapevolmente chi riterranno più a adatto a difendere i diritti degli animali.