
Barbara Balzerani, la prof Donatella Di Cesare celebra la brigatista morta: “La tua rivoluzione è stata anche la mia”
“La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Con malinconia un addio alla compagna Luna. #barbarabalzerani”. É polemica sul post (poi cancellato) scritto su X dalla professoressa Donatella Di Cesare, ordinaria di Filosofia Teoretica alla Sapienza, a commento della morte della brigatista Barbara Balzerani, la primula rossa delle Br, scomparsa ieri a Roma. La rettrice della Sapienza Antonella Polimeni ha espresso "sconcerto" per le dichiarazioni di Di Cesare.

“A nome di tutta la Comunità accademica” si legge in una nota, “Polimeni ricorda "l'altissimo tributo di sangue pagato dall'Università Sapienza nella stagione del terrorismo, conferma la ferma condanna di ogni forma di violenza e prende le distanze da qualsiasi dichiarazione di condivisione o vicinanza a idee, fatti e persone che non rispettano o hanno rispettato le leggi della Repubblica e i principi democratici espressi dalla Costituzione".
Balzerani prese parte a numerosi omicidi delle Br, compreso quello di Girolamo Minervini, e al sequestro e all’uccisione del leader della Dc Aldo Moro. Nel 1981 partecipò al sequestro del generale della Nato James Lee Dozier. Fu tra gli ultimi Br ad essere arrestati: fu catturata il 19 giugno 1985, assieme a Gianni Pelosi. Per questo venne soprannominata la 'primula rossa'. Non si pentì nè si dissociò mai ma fu critica nei confronti del periodo della lotta armata: nel 1993 dichiarò di provare rammarico per i tanti che furono colpiti dal terrorismo e nel 2003 criticò l'attività delle cosiddette Nuove Br. Nel 2006 le fu stata concessa la libertà condizionale: tornò in libertà, avendo scontato la pena, nel 2011.
"Ma davvero @DiDonadice ha fatto questo Post (poi cancellato per vigliaccheria) per ricordare la terrorista rossa che con le BR rapì Moro e senza mai pentirsi rivendicò l'omicidio di Lando Conti? Non sono queste le idee che non si cancellano da insegnare alla Sapienza", ha commentato su X il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, postando lo screenshot del post. "Destano stupore le parole pubblicate sui social, e poi cancellate, dalla saggista e docente dell'università La Sapienza di Roma, Donatella Di Cesare, con cui ha ricordato la brigatista rossa mai pentita, Barbara Balzerani. È necessaria una profonda riflessione sulla pericolosità di dare risonanza, nelle università e nelle televisioni, a nostalgici di un tempo oscuro, in cui si affermavano le idee malsane e rivoluzionarie a colpi di mitra, con le bombe e coi sequestri di persona finiti in tragedia. Tutta la politica, oltre ai vertici de La Sapienza, prenda le dovute distanze dai nostalgici dell'odio e del terrorismo", ha invece dichiarato in una nota Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera.

"Dopo il vergognoso post di esaltazione e adulazione rivolto alla brigatista Barbara Balzerani chiediamo all'Università La Sapienza di Roma un intervento deciso e immediato nei confronti della professoressa Donatella Di Cesare, autrice del post e docente ordinaria di filosofia teoretica nell'ateneo romano. Chi esalta la figura di una stragista assassina mai pentita e implicata, tra le altre malefatte, nel sequestro-assassinio di Aldo Moro non può continuare ad insegnare sui banchi dell'ateneo rischiando di trasmettere alle nuove generazioni valori incompatibili con il vivere civile". Lo dichiara in una nota Simone Leoni, responsabile nazionale organizzazione e coordinatore del Lazio di Forza Italia Giovani.