Stop ai pesticidi, von der Leyen fa marcia indietro: «Gli agricoltori vanno ascoltati»

European Commission President Ursula von der Leyen looks on as she attends a debate on the results of the latest EU summits, as part of a plenary session at the European Parliament in Strasbourg, eastern France, on February 6, 2024. (Photo by FREDERICK FLORIN / AFP)

Ursula von der Leyen al Parlamento europeo durante la seduta del 6 febbraio (Afp)

DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE
BRUXELLES La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato alla plenaria di Strasburgo l’intenzione di ritirare la proposta di regolamento che mira a dimezzare l’uso dei pesticidi perché «è diventata un simbolo di polarizzazione: è stata respinta dal Parlamento europeo e anche in Consiglio non si registrano più progressi». Inoltre ha detto che «la Commissione potrebbe presentare una nuova proposta molto più matura, con il coinvolgimento delle parti interessate». 

Il premier belga De Croo

Il regolamento Sur (Sustainable Use Regulation) è stato duramente contestato dal mondo agricolo. Il premier belga Alexander De Croo, che ha la presidenza di turno dell’Ue, ha «accolto con favore» su X l’annuncio di Von der Leyen e ha aggiunto che «è fondamentale che i nostri agricoltori continuino a impegnarsi per un futuro agricolo più sostenibile, come parte della nostra determinazione a portare a termine il Green Deal».

Una nuova proposta

Von der Leyen proporrà al Collegio dei commissari di ritirare la proposta ma non è all’ordine del giorno della riunione di oggi (martedì), spiega un portavoce. Per quanto riguarda una nuova proposta, non si tratta però di un processo immediato. La nuova proposta dovrà tenere conto del risultato del Dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura lanciato da von der Leyen il 25 gennaio, i cui risultati saranno pronti entro la fine dell’estate, di fatto con soluzioni per la nuova Commissione che si formerà dopo le elezioni europee.

Obiettivi green 2040: non ci sono target per agricoltura

Il mondo agricolo oggi incassa un altro risultato: la Comunicazione della Commissione sugli obiettivi ambientali dell’Ue al 2040 – che sarà presentata martedì pomeriggio - non prevede più l’indicazione di target specifici per l'agricoltura, che viene però considerata un settore chiave per la decarbonizzazione perché è responsabile del 10% delle emissioni. Nell’ultima bozza è sparito il taglio per il comparto del 30% delle emissioni al 2040 rispetto al 2015 inizialmente incluso.

Le proteste degli agricoltori in tutta Europa

Gli agricoltori stanno protestando in tutta Europa (tranne finora in Austria, Danimarca, Finlandia e Svezia) contro la burocrazia imposta dall’Ue e i vincoli derivanti dalla lotta al cambiamento climatico messa in atto dall’Unione attraverso il Green Deal, benché la maggior parte delle misure che riguardano il mondo agricolo sia stata stralciata (come nella legge sul ripristino della natura) o annacquata. Gli agricoltori protestano anche per i prezzi bassi dei prodotti, l’aumento dei costi e le importazioni a basso costo. 

Un bacino elettorale per il Ppe

Giovedì scorso i trattori hanno «assediato» Bruxelles nel giorno in cui i leader Ue erano riuniti al Consiglio europeo straordinario. A giugno ci sono le elezioni europee e il malcontento degli agricoltori rischia di tradursi nelle urne in un sostegno alle forze di estrema destra, che contestano il Green Deal in tutte le sue forme. Un bacino di voti su cui ha messo gli occhi anche il Ppe, per tradizione partito degli agricoltori. Già prima dell’estate, i popolari hanno sposato la causa del mondo contadino cercando di far naufragare senza riuscirsi la legge sul ripristino della natura puntando al ritiro da parte della Commissione Ue. Ma nel testo finale la parte che preoccupava il mondo agricolo è stata eliminata.
Per il gruppo dei Popolari, di cui è membro von der Leyen, l’annuncio sul regolamento è «tardivo» ma è «ragionevole e dà sollievo».
Positiva anche la reazione della Coldiretti. Per il presidente Ettore Prandini il ritiro della proposta di regolamento «salva il 30% delle produzioni alla base della dieta mediterranea, dal vino al pomodoro, messe a rischio dall’irrealistico obiettivo di dimezzare l’uso di agrofarmaci».

Iscriviti alle newsletter di L'Economia

Whatever it Takes di Federico Fubini
Le sfide per l’economia e i mercati in un mondo instabile

Europe Matters di Francesca Basso e Viviana Mazza
L’Europa, gli Stati Uniti e l’Italia che contano, con le innovazioni e le decisioni importanti, ma anche le piccole storie di rilievo

One More Thing di Massimo Sideri
Dal mondo della scienza e dell’innovazione tecnologica le notizie che ci cambiano la vita (più di quanto crediamo)

E non dimenticare le newsletter
L'Economia Opinioni e L'Economia Ore 18

6 febbraio 2024 ( modifica il 6 febbraio 2024 | 12:25)

- Leggi e commenta