Newlat punta a Princes: verso un polo alimentare da 3 miliardi di ricavi

Newlat punta a Princes: verso un polo alimentare da 3 miliardi di ricavi Newlat punta a Princes: verso un polo alimentare da 3 miliardi di ricavi

Il made in Italy alimentare vuole crescere all’estero. Secondo indiscrezioni, il gruppo Newlat è vicino all’acquisto della britannica Princes dal conglomerato giapponese Mitsubishi. Il valore dell’operazione si aggirerebbe attorno a 700 milioni e il gruppo italiano avrebbe già ottenuto la disponibilità al finanziamento da banche internazionali.

Le produzioni per Tesco e Sainsbury

Fondata nel 1880 a Liverpool, Princes vanta un giro d’affari di circa 2 miliardi, in gran parte generato nel Regno Unito. Produce per le private label della grande distribuzione, a partire da Tesco e Sainsbury, e controlla marchi come Olivio, Crisp’n Dray e Mazola nell’olio, cibi pronti come Crosse Blackwell e Hunger breaks, succhi di frutta come Jucee. Nel portafoglio figura anche Napolina, attiva nella trasformazione del pomodoro con un impianto a Foggia, il più grande del suo in Europa che produce per il Nord Europa.

Nascerebbe un gruppo da 3 miliardi di fatturato e 9 mila dipendenti

Se andrà in porto, l’affare trasformerà il gruppo Newlat dal punto di vista delle dimensioni e della presenza geografica. Nascerebbe infatti un gruppo a guida italiana con 3 miliardi di fatturato e circa 9 mila dipendenti, numeri che lo proiettano tra le prime posizioni nel settore alimentare nazionale. Newlat, controllata con il 61,6% dall’imprenditore Angelo Mastrolia, ha marchi nel latte, burro e formaggi con Giglio, Polenghi e Ala, nella pasta (con Delverde, Pezzullo). Questi prodotti hanno fruttato nei primi nove mesi 600 milioni di ricavi che, secondo gli analisti, potrebbero salire a 900 milioni nell’intero 2023. La società è quotata in Borsa dove ha guadagnato il 51% da inizio anno arrivando a una capitalizzazione di 300 milioni.

Il processo di vendita

Il processo di vendita di Princes da parte di Mitsubishi è iniziato da diversi mesi e ha attratto soprattutto investitori finanziari. Alle battute finali sono arrivati il fondo inglese Epiris e Newlat che appare però in vantaggio. Nel commentare l’ultima trimestrale, lo stesso Mastrolia aveva sottolineato che il gruppo stava «lavorando assiduamente per completare alcune acquisizioni significative» di grande impatto «che speriamo di poter comunicare nel 2024».

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