Re Carlo, primo impegno pubblico dopo il cancro: visita al centro oncologico (con la regina Camilla al suo fianco)

Con la sua giacca in tessuto gessato blu, una delle sue preferite, indossata spesso nelle occasioni ufficiali, re Carlo ha fatto stamane ritorno nella vita pubblica. «Sto bene, grazie», ha rassicurato il re interrogato da una paziente. Come annunciato giorni fa quando aveva avuto il via libera dai dottori per riprendere alcune attività ufficiali mentre continua le cure per il tumore. 

E con il sovrano all’University College Hospital Macmillan Cancer Centre (è anche il debutto del re come nuovo patron di Cancer Research UK) ecco oggi la regina Camilla, con un abito a stampa animalier, sorridente, più sicura che mai. Anzi sul volto la soddisfazione di chi può a ragione prendersi in parte il merito del veloce rientro sulla scena del re. 

Alla regina Camilla – incoronata a Westminster Abbey esattamente un anno fa il 6 maggio – va pure il merito di aver saputo indossare con disinvoltura il ruolo che l’incoronazione di Carlo le ha affidato. 

Il 6 maggio 2023 Camilla aveva ricevuto solennemente pure lei una corona, perché così accade nelle incoronazioni di un re: un’incoronazione moltiplicata per due. «Perché un re crea una regina, mentre una regina non crea un re, secondo la regola Windsor», come ci ha spiegato, intervistato per il Corriere, lo storico Hugo Vickers, il più legato ai Windsor, persona di fiducia di Filippo duca di Edimburgo come della regina Elisabetta II. 

«Un Re crea una Regina, nessun ruolo di semplice "consorte" per Camilla, come era stato invece per Filippo. Il principe Filippo non ricevette infatti alcun titolo di sovrano quel giorno di giugno 1953 quando Elisabetta II fu incoronata, e semplicemente fece atto di omaggio nei suoi confronti. Perché nella tradizione britannica, il titolo si trasmette anche alla donna, ma non viceversa», continua Vickers. 

Camilla, una Regina che successivamente al sovrano, un anno fa era stata infatti consacrata con l’olio benedetto dall’arcivescovo di York, e aveva ricevuto la corona. Esattamente come re Carlo III.

Ma è nel 2024, anzi nell’inizio horribilis di un annus difficilissimo per la House of Windsor, che Camilla ha dimostrato di essersi guadagnata a buon titolo quella corona. Nel vuoto Royal di esponenti pronti a spendersi per i Royal engagements – con Carlo e Kate in sala operatoria e poi in cura, e con pure il principe William fuori dai giochi per seguire la moglie – è stata la regina a gestire da sola il fardello della rappresentazione dell’istituzione. Sobbarcandosi non uno ma decine di impegni ufficiali. Con la disinvoltura che forse neppure lei sapeva di avere. 

«Camilla era tesa all’incoronazione del 2023, sapeva di dover interpretare d’ora innanzi un ruolo come a teatro. Un ruolo dove non puoi ripetere la scena, come sul set cinematografico, e non puoi sbagliare - ci ha detto il regista Michael Waldman che ha firmato «Our Queen» (su Elisabetta II), e poi ha filmato la regina in «Camilla’s Country Life» prima volta che la vita della nuova regina è stata ripresa tra Clarence House e Highgrove -. Ma il sorriso di Camilla alla fine della cerimonia a Westminster già diceva che aveva superato la prova, come se avesse tirato un sospiro di sollievo». 

Con accanto Camilla, come oggi alla visita al centro per la cura del cancro, il re continuerà dunque nelle prossime settimane le cure. «Doctors are sufficiently pleased with the progress made so far that the King is now able to resume a number of public-facing duties”, i dottori sono soddisfatti dai progressi fatti dal sovrano che può così può affrontare alcuni impegni ufficiali in presenza, dice il portavoce del re. “Forthcoming engagements will be adapted where necessary to minimise any risks to His Majesty’s continued recovery”, ha aggiunto però: si cercherà di minimizzare ogni tipo di rischio.

Insomma un percorso di recupero che procede con soddisfazione e che consentirà al re di tornare progressivamente al business as usual. Con Camilla sempre al suo fianco.