Francia, il silenzio di Macron e il compromesso con il Fronte Popolare: cosa succede adesso
Sarà una coabitazione ma non con la destra estrema, piuttosto guardando a sinistra. Con quale premier è ancora da capire
DALLA NOSTRA INVIATA
PARIGI - Sarà una coabitazione ma non con la destra estrema, piuttosto guardando a sinistra. Con quale premier è ancora da capire. Dal suo ritiro all’Eliseo, Emmanuel Macron non parla e lascia filtrare attraverso il suo entourage un invito alla «cautela», perché i risultati non dicono «chi debba governare», e bisognerà attendere che il Parlamento «si strutturi» per «prendere le decisioni necessarie». Ma sottolinea che il «blocco centrista è vivo».
L’Ensemble del presidente avrebbe conquistato tra 150 e 170 seggi, dietro al Nuovo Fronte Popolare ma davanti al Rassemblement National. Un’indicazione la dà l’ex premier Elizabeth Borne rieletta nella sua circoscrizione, grazie alla desistenza della France Insoumise, intervistata dalla televisione France 2: «Bisognerà ora lavorare con tutti quello con cui abbiamo condiviso i valori repubblicani». È arrivata la stagione del compromesso.