�Il 26 febbraio sar� un brutto risveglio per il centrodestra�. La cupa profezia non � un fatto isolato. Non � soltanto il parlamentare che anonimamente confida al Corriere il malessere leghista. Con ogni probabilit�, luned� pomeriggio alle 14, il Consiglio federale della Lega dar� a Matteo Salvini il mandato, implicito o esplicito, di non cedere al rullo compressore di Fratelli d’Italia. Il partito della premier ha gi� fatto partire la campagna elettorale in Sardegna del suo candidato governatore, Paolo Truzzu, il sindaco di Cagliari, al posto dell’uscente Christian Solinas. La previsione dei leghisti �, appunto, che alle Regionali del 25 febbraio il centrodestra possa uscirne sconfitto. Persino se i leghisti alla fine sostenessero la corsa di Truzzu.
Regionali in Sardegna, la «resistenza» di Salvini. I suoi: domani ci imporranno altri
I malumori nel partito: difficile un impegno pancia a terra dopo il taglio della faccia subito da Fratelli d’Italia

Difficile infatti che i salviniani dell’isola si impegnino �pancia a terra in una campagna elettorale che abbiamo iniziato con un taglio sulla faccia da parte di FdI�. Lo stesso Matteo Salvini a oggi non ha previsto alcuna visita elettorale. Perch� il problema �, soprattutto, di prospettiva. Se il partito di Giorgia Meloni rivendica la necessit� di riequilibrare il peso delle forze politiche alla guida delle Regioni, nella Lega si teme che la Sardegna possa segnare la rottura dell’argine: �Domani ci imporranno qualcun altro, e l’anno prossimo chiederanno il Veneto�, culla del leghismo sin dal remoto 1980.
Quello che i leghisti non si spiegano � infatti �il rifiuto di qualsiasi compensazione, il no a qualunque ipotesi che ci consenta di non uscire dalla vicenda sarda con le ossa rotte�. Da questo punto di vista, molto citate sono le dichiarazione della responsabile sarda di FdI, la senatrice Antonella Zedda, che ha annunciato la candidatura di Truzzu prima che gli alleati fossero d’accordo. Tant’� che a oggi, il presidente uscente Christian Solinas potrebbe correre da solo con il sostegno del suo Partito sardo d’Azione. �Se a questo si aggiunge che Truzzu divide gli stessi Fratelli d’Italia sardi e che l’ex assessora di Forza Italia Alessandra Zedda correr� da sola, non � affatto detto che il 26 febbraio potremo festeggiare la vittoria che invece era annunciata�.
La prova del nove della volont� di FdI di non concedere assolutamente nulla agli alleati sarebbe il gelo con cui � stata accolta la proposta di legge leghista sul terzo mandato per i governatori, che avrebbe quantomeno potuto mettere al sicuro il Veneto di Luca Zaia nel 2025. Insomma, �ormai � chiaro a tutti che FdI punta a spazzarci via dal Sud e a indebolirci quanto pi� possibile anche al Nord�. E cos� il leghista annuncia: �La nostra strada ora non pu� essere che la resistenza�. Sia pure con la “erre” minuscola: �Questa vicenda apre nell’alleanza una brutta breccia�.
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14 gennaio 2024 (modifica il 14 gennaio 2024 | 21:11)
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