Il candidato premier del Rassemblement National di Marine Le Pen parla dopo la vittoria al primo turno delle elezioni legislative: «Voglio essere premier in una coabitazione» con Macron «rispettosa ma intransigente»
Non sono ancora le 21 di domenica 30 giugno, le urne sono chiude da meno di un'ora: ma Jordan Bardella, il candidato premier del Rassemblement National, sale sul palco e pronuncia il discorso della vittoria.
«L'esito del voto», dice, rappresenta un «verdetto senza appello», una «aspirazione chiara» dei francesi «al cambiamento». «L'alternanza è a portata di mano».
Il ventottenne delfino di Marine Le Pen parla di «speranza senza precedenti in tutto il Paese»: «Se mi darete la fiducia» al secondo turno «sarò il primo ministro di tutti».
Quelle della prossima domenica, continua, saranno «tra le elezioni più determinanti della storia della Quinta Repubblica»: e se «gli elettori ci accorderanno una maggioranza assoluta, intendo essere il premier di tutti i francesi», un «premier di coabitazione, rispettoso della funzione del presidente della Repubblica, ma intransigente».
Bardella, origini italo-algerine, ha detto nei giorni scorsi che «accetterà» di essere nominato premier solo in caso di maggioranza assoluta.
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