I risultati delle elezioni in Francia, in diretta | Alle 12 affluenza boom, al 25,9 per cento

 |  30 Giugno

Il calciatore Kounde rompe il silenzio elettorale 

Con un post su X il calciatore francese che milita nel Barcellona Jules Kounde ha violato il silenzio elettorale. «Il Rassemblement è un partito fondato sull'odio e la disinformazione, non è la soluzione» ha scritto il giocatore. «L'estrema destra non ha mai portato un Paese verso più libertà, più giustizia e convivenza» ha scritto il giocatore. 

 |  30 Giugno

In Polinesia il primo eletto

C'è già un primo eletto nel prossimo parlamento francese: si tratta di Moerani Frabault, che si è aggiudicato al primo turno il 54% dei voti nel collegio della Polinesia Francese. Frabault era candidato in una lista autonomista. Avendo superato la metà dei consensi è stato eletto senza bisogno di ballottaggio.   Per la prima volta, invece, un candidato del Rassemblement accede al secondo turno nel collegio della Martinica. 

 |  30 Giugno

Affluenza mai così alta dal 1981 

L'inatteso dato sull'affluenza alle 12 continua a tenere banco nei commenti sulla giornata elettorale. L'istituto France Ipsos ha pubblicato un grafico dal quale emerge che solo nel 1981 la partecipazione dei francesi era stata più alta rispetto a quella odierna. Allora la partecipazione era stata del 27,6& contro il 25,9 odierno   

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 |  30 Giugno

Cosa dicono i  sondaggi

(Stefano Montefiori) Il Rassemblement National e i suoi alleati guidati da Éric Ciotti sono ampiamente in testa quanto alle intenzioni di voto per il primo turno di domenica 30 giugno, secondo tutti gli istituti di sondaggi, che li danno intorno al 36%.

Il blocco di sinistra Nouveau Front Populaire (NFP) è al secondo posto, intorno al 28-29%. La maggioranza presidenziale, raggruppata nella coalizione Ensemble pour la République, è data intorno al 20% e potrebbe essere la grande perdente del voto.

È difficile trasformare queste percentuali in previsioni di seggi all’Assemblea nazionale dopo il secondo turno del 7 luglio. L’incertezza principale riguarda il fatto se il Rassemblement national riuscirà a raggiungere la soglia dei 289 seggi che costituiscono la maggioranza assoluta, nel qual caso Jordan Bardella accetterebbe l’incarico di primo ministro, per una inedita coabitazione dell’estrema destra a Matignon con il centrista Emmanuel Macron all’Eliseo. Negli ultimi giorni il Rassemblement national è dato in crescita e la maggioranza assoluta non è da escludere. L’importanza di queste elezioni è tale che la mobilitazione di questi giorni fa prevedere un’affluenza molto alta.

 |  30 Giugno

Il candidato di destra al secondo turno, in Martinica

Non era mai successo prima: un candidato del Rassemblement national (partito di estrema destra di Marine Le Pen) ha raggiunto il secondo turno delle elezioni legislative, in Martinica. 

E la prima volta che succede nell'arcipelago dei Caraibi, territorio francese.

Il candidato di destra - Gregory Roy-Larentry, 32 anni - andrà al ballottaggio anche se ha ricevuto meno del 10% delle preferenze al primo turno; e affronterà al secondo turno il deputato uscente Jean-Philippe Nilor del
Nuovo Fronte Popolare (sinistra), in testa con il 63,18% dei voti, ma che però non ha superato la soglia del 25% degli elettori totali al primo turno. 

In tutta la Martinica, il Rassemblement national ha ottenuto i migliori risultati dal 2012, anno in cui il partito si e' presentato per la prima volta alle elezioni in questo territorio d'Oltremare.

 |  30 Giugno

Il boom dell'affluenza

Che si tratti di elezioni enormemente importanti - non solo per la Francia, ma per gli equilibri dell'Europa - lo dimostra un dato, per ora: quello dell'affluenza. Alle 12 è andato a votare il 25,9% degli elettori, 1 su 4: nel 2022 la percentuale era stata di molto inferiore, 18,43%.

Il tasso di affluenza è risultato anche superiore a quello del primo turno, alla stessa ora, nelle ultime elezioni legislative anticipate, quelle del 1997.

Secondo i sondaggi di questi giorni, l'affluenza finale dovrebbe essere di molto superiore al 47,51% del 2022 e potrebbe persino superare il 67,9% del 1997.

A Parigi, l'affluenza a mezzogiorno è più che raddoppiata rispetto a due anni fa, con il 25,48% che è andato già a votare contro il 12,26% del 2022.