La rivoluzione non russa, anzi. Ha la forza educata del ragazzo altoatesino con le lentiggini che per la terza volta nell’arco di 45 giorni batte Daniil Medvedev, imboccando l’autostrada per la storia. Mai un tennista italiano era arrivato in finale in 53 anni di torneo dei maestri (�Tutto normale? Forse no, solo io so quanti sacrifici sto facendo per centrare i miei obiettivi: aspettavo da una vita partite come queste, � vero che affrontare i top 5 sta diventando la normalit�), tanto entusiasmo popolare su un campo da tennis non si vedeva dal ‘76: Adriano Panatta, Roma, casa sua. Ma Jannik Sinner � figlio del mondo, in cima a una stagione strepitosa oggi prover� a prendersi le Atp Finals, l’evento pi� prestigioso dopo gli Slam. Da qualche parte bisognava pur cominciare: scardinare ancora Djokovic sei volte re e l’antica compostezza sabauda � un buon inizio.
Perché Sinner ha raggiunto un livello così alto, quanto durerà: «Mentalità e fisico, parto da basi certe»
La stagione strepitosa di Jannik Sinner che stasera prova a prendersi le Atp Finals. Battuto Medvedev in semifinale. Il russo: �Impressionato dai suoi progressi, sa fare tutto, non ti regala niente�
Con Medvedev in semifinale � subito match vero , Jannik prova ad andare a rete ed � infilzato, i colpi del russo partono obliqui e atterrano sulle righe, fondamentale mantenere alta l’efficienza del servizio. Ma Sinner, questo Sinner di fine annata tutt’altro che crepuscolare, � anche un produttore di risposte alla Djokovic: � grazie a una di esse su una botta a 210 all’ora del rivale che arriva il break (3-1) che decide il primo set (6-3). Nick Pietrangeli, il totem in trasferta a Torino, annuisce in tribuna.
Nel secondo l’azzurro vacilla all’ottavo game (palla break cancellata con coraggiosa sortita a rete), accusa un po’ di stanchezza (il dritto steccato o fuori misura � la spia di gambe rigide), cede al tie break (7-4) subendo troppo un Medvedev pi� propositivo, che si ricorda di essere n.3 del ranking. C’� poco da fare, per�: in questo momento il tennis � Jannik Sinner, l’eroe nostrano che tiene alte le percentuali al servizio (10 ace, 83% di punti vinti sulla prima) e trafigge subito nel terzo set il russo appena rientrato dal tete-�-tete con il fisioterapista e accolto da insensati fischi. Sotto 2-0, Medvedev ha un momento di lucida follia: lancia la racchetta, se la prende con uno spettatore, viene ammonito. � la resa: Jannik sforna il drop shot quando vede Medvedev rispondere dal Lungo Po, tiene alta l’intensit� in una fase in cui sono pi� gli errori (13 a 14) dei vincenti (29 a 30), azzarda qualche raro rovescio con il taglio sotto la palla, non si fa pi� raggiungere (6-1) da un avversario in rottura prolungata, spazientito dall’impossibilit� di trovare un antidoto efficace a Sinner. �Sono impressionato dai suoi progressi — dir�, onesto, il russo —, sa fare tutto, non ti regala niente. Non c’� dubbio che presto vincer� titoli del Grande Slam e raggiunger� il numero uno della classifica. L’unica incognita sono i numeri: quanti Slam? Quante settimane da leader? Ma anche: quanto a lungo sapr� mantenere costante questo livello?�.
Domande legittime, le stesse che si fa Jannik: �A me interessa migliorarmi, questa � la mia mentalit�. La sfida dell’anno prossimo sar� giocare cos� tre set su cinque negli Slam. Nella pausa invernale lavorer� tanto sul fisico: ho smesso di crescere da poco, adesso possiamo darci da fare su basi certe. Non vuol dire che vincer� sempre, tutt’altro. Magari a gennaio in Australia cambia tutto�. Ma no, che non cambia tutto. Per� certo gli incredibili passi avanti di questa stagione andranno metabolizzati in fretta, perch� rappresentino il plateau da cui ripartire nel 2024.
�� pazzesco. Grazie dell’energia che mi state dando� ha detto il finalista sommerso dal boato del PalaAlpitour. La sensazione � che lo scambio sia reciproco: vedendoci riflessi nei modi squisiti e nella serissima filosofia del lavoro di Jannik Sinner da Sesto Pusteria, Italia, ci sentiamo tutti un po’ pi� buoni.
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19 novembre 2023 (modifica il 19 novembre 2023 | 07:18)
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