Simone Inzaghi e l’elogio del fratello Pippo in tv: «È super, ora lo hanno capito tutti»

di Monica Colombo

Simone e Pippo Inzaghi hanno parlato a distanza negli studi di Dazn dopo i festeggiamenti in campo per lo scudetto dell’Inter. Sono legatissimi , tra di loro parole molto commoventi

Simone Inzaghi e l’elogio del fratello Pippo in tv: «È super, ora lo hanno capito tutti»

�Dov’� Pippo?� chiede Simone quando stravolto dall’euforia per aver raggiunto un obiettivo storico trascinando Milano nella festa irrompe nello studio di Dazn. Il derby che ha assegnato la seconda stella si � concluso da poco e l’allenatore dell’Inter rivela, se mai ce ne fosse bisogno, qual � il suo rapporto con i familiari. In campo a festeggiare con lui sotto la curva si erano precipitati la moglie Gaia, e i figli Tommaso e Lorenzo. �Dovevi fare a me la prima videochiamata… Ho visto che telefonavi, avrai parlato con pap� lo ammonisce scherzosamente Filippo.

Fra i due fratelli non c’� mai stata invidia, anzi un legame indissolubile, frutto dell’educazione impartita dai genitori, Marina e Giancarlo a cui i ragazzi sono molto attaccati. Quando Pippo era re di coppe con il Milan sottolineava l’impresa di Simone capace di segnare un poker al Marsiglia in Champions nel 2000 (primo e finora unico italiano). Entrambi, come spesso hanno raccontato i protagonisti, riempiono la memoria del telefono dei genitori con le foto dei loro bambini.

�Sono contento che tutti si siano accorti del valore di Simone, se lo merita� ha detto gonfio di orgoglio Pippo. I due si sentono al telefono innumerevoli volte durante la giornata, scambiandosi consigli, impressioni, giudizi, malati come sono entrambi di pallone. �Il mio limite � non saper lasciare il lavoro fuori di casa� ci tiene a sottolineare Simone nel ringraziare tutti i familiari per la pazienza. Cos� scherza quando dallo studio gli chiedono chi lascerebbe in panchina fra Lautaro, Thuram e il fratello Pippo. �Oh attento a come rispondi eh� lo incalza Filippo. �Facciamo due punte con il trequartista cos� scendono in campo tutti� ribatte il tecnico che a Milano ha superato l’esame di maturit�, dopo stagioni gi� positive alla Lazio, conquistando il 20simo scudetto.

�Mio fratello � stato un esempio da giocatore e poi da tecnico. � uomo di principi. Poi da fratello maggiore mi veniva a controllare quando ero con gli amici e uscivo la sera. Lui � sempre presente anche se viviamo in citt� diverse e ciascuno di noi si � fatto la sua famiglia. L’amore fra noi non cambier� mai� dice Simone.

�Sono sempre stato molto protettivo nei suoi confronti� ammette Pippo, che ha tre anni in pi� del ‘fratellino’. �Lo portavo con me al campo a San Nicol�. Se non facevano giocare lui, allora non partecipavo nemmeno io. Il calcio ha bisogno di tecnici come Ancelotti e mio fratello� come a voler sottolineare l’importanza dell’empatia che Simone ha creato con il gruppo.

�Non ho nessun sassolino da togliermi dalle scarpe� sottolinea l’allenatore dello scudetto che dodici mesi fa, non un secolo, dopo la sconfitta interna con il Monza era stato a un amen dall’esonero, cos� come ha sottolineato anche Pioli. �Lui � rimasto sereno ed � andato avanti per la sua strada anche quando sono arrivate critiche ingenerose, senza mai alzare la voce. � anche lui Super, lo � sempre stato�. Parola di Superpippo. Dalla buca di San Nicol� (il campetto di cemento senza porte del paese natio) alla Milano colorata di nerazzurro. Ps: ora pap� Giancarlo dovr� fare spazio nella sala consacrata ai memorabilia dei figli per nuovi ritagli, poster e ricordi da conservare.


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23 aprile 2024 (modifica il 23 aprile 2024 | 13:52)

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