Eccolo qui il panorama che Simone Inzaghi voleva vedere al termine della salita: � bagnato di pioggia giusto per nascondere qualche lacrima di gioia che sfugge qua e l�, ma � illuminato a giorno dai fuochi d’artificio e dalla felicit� della sua Inter campione d’Italia, con Dimarco e Lautaro a cavalcioni della traversa sotto la curva Nord.
Scudetto Inter: le reazioni a caldo di Inzaghi, giocatori e Marotta
La gioia dell'amministratore delegato Giuseppe Marotta: �Dedichiamo lo scudetto al presidente Zhang. Continueremo a rispettare parametri finanziari�. Simone Inzaghi col sorriso: �Avremo dei paletti che ogni tanto potremo superare...�

�� stata una serata indimenticabile — attacca Inzaghi — bellissima, da condividere con il mondo Inter, dai dirigenti al nostro presidente, che ho sentito: era contento. Un pensiero va ai tifosi, alla mia famiglia, perch� questi tre anni sono stati importanti e il mio limite � non tenere il lavoro fuori di casa. Era difficile immaginarsela cos�, con 6 trofei e una finale di Champions. Vincere la seconda stella in casa del Milan � qualcosa che rimarr�: sar� indimenticabile�.
L’incredibile scacco matto al Milan � arrivato per la prima volta nella storia, portando con s� tanti record (ancora da migliorare) come ai tempi di Trapattoni, la stella come accadde con Helenio Herrera 58 anni fa, con punte di intensit� ed empatia mourinhana e un sottofondo sempre presente di stile Mancini. Ma la forza tranquilla di Inzaghi, che abbraccia i figli e festeggia sul campo anche in videochiamata coi genitori, diventa a sua volta modello e punto di riferimento: con questa vittoria chiude un cerchio dentro al quale ci sono altri cinque trofei che avevano bisogno di un fratello maggiore che li rendesse ancora pi� luccicanti e importanti. E poi ci sono anche i momenti duri, certo. Che il cerchio lo hanno forgiato, rischiando anche di interromperlo: per lo scudetto perso in volata due anni fa, anche se l’obiettivo iniziale era il quarto posto, e per le dodici sconfitte dello scorso campionato, cancellate in un colpo dalla finale di Champions vissuta alla pari col City che ha cambiato tante cose, a partire dalla consapevolezza. �Simone ha pochi amici e ha superato queste situazioni con le sue forze e con il suo staff� ha detto il fratello Filippo pochi giorni fa.
�Abbiamo fatto parlare qualcuno che ora parler� meno: ho solo da far vedere grandi trofei che condivido con i miei straordinari giocatori�, la risposta di Simone, l’unica piccola puntura.
E di certo l’allenatore dell’Inter � uscito da queste difficolt� pi� temprato e preparato, grazie anche alla famiglia e al suo staff, come se avesse superato la propria linea d’ombra, quella che separa l’allenatore che si sente ancora giocatore dal tecnico maturo, �paterno� come recita la motivazione del premio Bearzot appena vinto, ma pi� duro e autorevole grazie anche alla proposta di gioco innovativa e alle idee condivise: mai imposte ma fatte diventare la seconda pelle di una squadra che in estate ha cambiato dodici giocatori nella rosa, in nome di un gioco sempre offensivo ma allo stesso tempo molto equilibrato, vera evoluzione della migliore scuola italiana. L’Inter di Inzaghi stravince con la miglior difesa e il miglior attacco ma in questo luna park nerazzurro chi parte da dietro � il primo attaccante e chi gioca di punta � il primo a difendere. Un meccanismo redditizio, bello da vedere e poggiato su alcune colonne: da Bastoni a Barella, da Dimarco a Calhanoglu fino a Thuram e naturalmente a capitan Lautaro, la maturazione di certi uomini � stata fondamentale per superare le bufere dello scorso anno ed evitare le trappole di questo campionato.
Perch� poi quando si vince cos� sembra tutto facile, sembra che gli avversari siano due gradini sotto all’attico dove si celebra lo scudetto. Ma fino al 4 febbraio la Juve non ha perso quasi un colpo, finendo poi stravolta dal ritmo che l’Inter le aveva imposto. Cos�, passo dopo passo, dal derby di andata a quello di ritorno, Inzaghi e il suo gruppo hanno costruito un capolavoro che rester� nella memoria anche di chi ama il calcio, non solo degli interisti: unire un traguardo storico come la seconda stella, alla vittoria nel derby e al calcio espresso negli ultimi dodici mesi, significa bussare alla porta della leggenda. E l� dentro, in quel club, ci sono squadre che tutti dovrebbero essere orgogliosi di aver incrociato nel loro cammino, anche gli avversari.
Marotta: �Gli italiani zoccolo duro�
�La dedica principale va al nostro presidente Steven Zhang che ha sofferto a distanza e non � qui a gioire, poi ai nostri tifosi. Poi i meriti, a Simone Inzaghi che � un allenatore bravo e vincente. � lui l'artefice e il leader di questo gruppo magnifico. Ringrazio inoltre i miei collaboratori, donne e uomini che hanno supportato questa squadra. Abbiamo curato tutto e contribuito in piccolo nell'aiutare Inzaghi e i ragazzi�. Queste le parole dell'amministratore delegato dell'Inter Beppe Marotta dopo la conquista dello scudetto. �Ogni allenatore ha il suo metodo e il suo linguaggio e Inzaghi s'� relazionato in modo perfetto coi ragazzi, lui � un po' l'amico, l'ex collega, ed � riuscito a valorizzare al massimo ci� che gli abbiamo messo a disposizione�.
Poi sul mercato dell'ultima estate: �Sono arrivati dodici giocatori, non lo dimentichiamo. E poi non voglio dimenticare lo zoccolo duro di italiani che � sempre molto importante�. L'ad nerazzurro chiude parlando del prossimo mercato. �Ormai non si possono non seguire determinati parametri economico-finanziari, dobbiamo sempre perseguirli. Ma io sono molto fiducioso sul patrimonio umano e se qualcuno parte, ma penso di no, pu� essere sostituito degnamente. Noi in questo momento abbiamo un modello di riferimento che � vincente e dobbiamo portarlo avanti�.
Su questo Simone Inzaghi lancia una frecciatina, anche se col sorriso, in diretta su Dazn: �So gi� che la dirigenza sta lavorando per far migliorare la squadra sapendo che avremo dei paletti che ogni tanto potremmo superare�.
Corriere della Sera � anche su Whatsapp. � sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.
23 aprile 2024 (modifica il 23 aprile 2024 | 00:20)
© RIPRODUZIONE RISERVATA