«Israele protegga i civili», ma L’Aia non chiede tregue

di Davide Frattini

La Corte internazionale di Giustizia: evitare il genocidio. Netanyahu: accuse oltraggiose

«Israele protegga i civili», ma l’Aia non chiede il cessate il fuoco. L’ira di Netanyahu

Palestinesi trasportano alcuni effetti personali mentre fuggono da Khan Younis (Afp)

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
GERUSALEMME
— La compagnia area El Al ha deciso di chiudere la tratta Israele-Sudafrica entro fine marzo, anche perch� ormai tra le due nazioni resta poco da trattare. Non c’era bisogno di aspettare la decisione della Corte internazionale di Giustizia, i passeggeri erano diventati troppo pochi dopo che il governo a Johannesburg ha presentato ai giudici dell’Aia la petizione con l’accusa di genocidio per la guerra condotta a Gaza contro Hamas.

La presidente Joan Donoghue ha letto le pagine della risoluzione per oltre 35 minuti, attingendo dal bicchiere d’acqua pi� a voler sottolineare i passaggi che per la gola secca. Le sei misure sono definite �provvisorie� perch� la Corte riconosce di avere giurisdizione sul caso (i rappresentati israeliani chiedevano che lo rigettasse) ma ammette che ci vorranno anni per affrontarlo mentre �la catastrofica situazione umanitaria rischia di deteriorarsi�.

Sorso: �Siamo profondamente preoccupati per la continua perdita di vite e la sofferenza senza fine. Il conflitto sta causando vittime immense tra i civili, la devastazione delle infrastrutture e lo sfollamento di 2 milioni di persone�. Sorso: �Lo Stato d’Israele deve prendere tutte le misure necessarie per prevenire che vengano commessi gli atti indicati dall’articolo 2 della convenzione sul genocidio�. Sorso: �Deve garantire un ingresso maggiore di aiuti�.

Sorso pi� lungo: �Deve punire l’incitamento al genocidio�. Delle parole pi� infiammatorie pronunciate tra gli oltranzisti al governo — il Sudafrica aveva elencato anche cantanti di estrema destra — la giudice sceglie invece quelle di Yoav Gallant, il ministro della Difesa, del presidente Isaac Herzog e di Israel Katz, adesso a capo della diplomazia e considerato vicino a Bibi: cos� il premier non pu� prendersela con gli odiatori abituali come Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich. Su questo punto e su quello dell’assistenza umanitaria ha votato a favore anche Aharon Barak, l’ex presidente della Corte Suprema israeliana, aggiunto alla Corte per questa disputa, come pure un giurista sudafricano.

I giudici non arrivano — come chiedevano i sudafricani e si aspettavano i palestinesi — a ordinare il cessate il fuoco immediato. Stabiliscono che gli israeliani presentino da qui a un mese una relazione in cui dimostrano di aver rispettato le �misure�. �La Corte non � convinta — commenta Alon Pinkas, editorialista del quotidiano Haaretz — che l’accusa di genocidio sia a questo punto fondata ma che Israele sia pericolosamente vicina a violare la Convenzione. Sono colpi di avvertimento che assieme alle trattative sul rilascio degli ostaggi in cambio di una tregua possono creare una grossa crisi interna alla coalizione di Netanyahu�. Che replica alla decisione: �Il vile tentativo di negare allo Stato ebraico il diritto inalienabile di proteggere i propri cittadini � oltraggioso, continueremo a difenderci contro Hamas, un’organizzazione terroristica genocida�.

I palestinesi uccisi nella Striscia superano i 26 mila dall’inizio dell’offensiva decisa da Netanyahu 112 giorni fa in risposta ai massacri commessi dai fondamentalisti nel sud del Paese il 7 ottobre, quando — come ha ricordato la giudice — 1.200 persone sono state uccise e oltre 240 rapite, 100 sono ancora tenuti a Gaza. �Le misure fissate dalla Corte — commenta Riad Al Malki, il ministro degli Esteri palestinese — ricordano con forza che nessuna nazione � al di sopra della legge. Chiediamo che la comunit� internazionale ne verifichi il rispetto�. L’Ue annuncia che si aspetta �un’applicazione immediata, piena ed efficace delle disposizioni�.


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26 gennaio 2024 (modifica il 26 gennaio 2024 | 22:37)

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