La ferita non si rimarginer� presto. Far� male a lungo, molto a lungo. Ed � giusto cos�. Ma l’unico modo per superare lo choc, per iniziare a guarire, si sa, � guardare avanti. Andare oltre il dolore. Cercando di capire cosa non � andato e perch�. Ma soprattutto, come migliorare. Come ripartire. Il sesto flop consecutivo nel derby, che ha materializzato l’incubo della festa scudetto dell’Inter, un incubo che tormenter� a lungo i sogni dei tifosi rossoneri, ha lasciato il segno. Allontanando ulteriormente Stefano Pioli dalla panchina del Milan.
Milan, Farioli fra i candidati per il dopo Pioli
La scelta sar� presa solo a fine stagione. Il tecnico italiano del Nizza ha 35 anni ed � considerato un talento emergente. Ecco perch� piace al club rossonero

Se le sue chance di restare per l’ultimo anno di contratto erano gi� stracciate dopo l’euroeliminazione per mano della Roma, ora sono ancora meno. E a poco servir� l’ultimo appello che l’allenatore ha lanciato alla societ�: �Non so se il mio ciclo � finito, Inzaghi dodici mesi fa sembrava in difficolt� e poi ha fatto tutto questo, io sto bene, la squadra ha margini di miglioramento�. Lo scenario � chiaro: nessuna decisione verr� presa fino a fine stagione, anche per rispetto nei confronti di un allenatore che tanto e bene ha fatto in questi quattro anni e mezzo. Il sostegno, fino al 26 maggio, sar� totale. E l’abbraccio fra Pioli e il patron Gerry Cardinale l’altra sera a San Siro ne � stato la conferma. Allo stesso tempo � per� evidente che un colpo di scena � del tutto improbabile.
Se si cambier�, come ormai sembra scontato, l’identikit richiesto � gi� stato tratteggiato con precisione: giovane, dal profilo internazionale, con una proposta di gioco moderna, compatibile con il progetto aziendale. Un nome che nelle ultime ore ha preso quota � quello di Francesco Farioli, 35 anni, italiano, ex collaboratore di Roberto De Zerbi, ora al Nizza. Laureato in filosofia, considerato un bambino prodigio della panchina, � uno dei talenti emergenti del panorama europeo. Il suo punto di forza non pu� essere di certo l’esperienza, ma ha estro e idee. Il bouquet dei candidati � ancora folto, ci sono anche lo stesso De Zerbi, Fonseca e Lopetegui. Sono settimane decisive. La decisione sar� collegiale e l’ultima parola spetter� a Cardinale.
Il nodo allenatore � il primo da sciogliere, ma una cosa � certa: non baster� per colmare il gap con l’Inter e �riprovare a vincere�, come ha detto senza mezzi termini l’a.d. Giorgio Furlani luned� sera, dopo essersi congratulato con i dirigenti interisti.
Servir� innanzi tutto potenziare la rosa con tre colpi che non sono pi� rinviabili: un difensore fisicamente importante, un centravanti forte (dalla Francia assicurano che Giroud ha trovato l’intesa definitiva col Los Angeles Fc) che potrebbe essere uno fra Zirkzee del Bologna, Sesko del Lipsia o David del Lille; un mediano di corsa e testa che riempia il vuoto lasciato da Kessie e Tonali.
La leadership purtroppo non si compra al mercato, ma mai come quest’anno si � sentita la mancanza di personalit� nei momenti cruciali, nelle partite che contano. Soprattutto da parte dei big, che non hanno fatto la differenza quando serviva: si pensi a Maignan, a Leao, a Theo Hernandez. Fra qualche settimana inizia il mercato: a fronte di offerte da top player, nessuno � incedibile. Anche perch� una vendita da 70-100 milioni permetterebbe di finanziare un acquisto di peso.
Prima per� c’� da affrontare il presente, rialzando la testa in queste ultime cinque partite. A partire dal duello con la Juventus di sabato, decisivo per il secondo posto. Dopo il saloon del derby, � arrivato il conto: squalificati Calabria per due giornate, Hernandez e Tomori. La difesa � a pezzi. Un guaio in pi� per Pioli, nell’ora pi� buia.
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24 aprile 2024 (modifica il 24 aprile 2024 | 07:19)
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