Ha (ri)parlato Gerry Cardinale al forum del Financial Times, questa volta con a fianco Zlatan Ibrahimovic che invece per la prima volta si � espresso nel suo nuovo ruolo di consulente di RedBird e di Milan. Molto clamore hanno suscitato le frasi di Cardinale sui �cambiamenti� da fare nel Milan. Vediamo le dichiarazioni e a chi erano indirizzate.
Cardinale e i «cambiamenti» al Milan e il ruolo di Ibrahimovic: cosa ha detto davvero
Gerry Cardinale, patron di RedBird, torna a parlare di Milan: �Tutto ci� che riguarda il Milan deve cambiare, ma forse evolvere � una parola migliore. Esamineremo i metodi e il personale. Ci sono molti infortuni. Ibrahimovic? � la mia voce con giocatori e staff�

Sui cambiamenti nel Milan
�Il cambiamento non � una brutta parola. Penso che valuteremo i cambiamenti. Se possiamo migliorare, metteremo intorno a me persone migliori. Mi sono affidato a Zlatan per raccogliere le opinioni, le prospettive e i consigli sulla possibilit� di un cambiamento. Ma direi che tutto ci� che riguarda il Milan deve cambiare. Ma forse evolvere � una parola migliore. Cambiare fa pensare a una cosa bidirezionale, in cui si stravolgono radicalmente le cose. Non c’� nessuna virt� nel farlo. Credo che evolvere sia un modo pi� corretto di esprimere il concetto. Quindi esamineremo i metodi e il personale. Ci sono molti infortuni. Non sono soddisfatto. Zlatan non � soddisfatto del fatto che non siamo al primo posto in serie A. Ma ci stiamo arrivando. � una squadra giovane, l’ho detto pubblicamente, credo una o due settimane fa, se si fa un passo indietro e si guarda al fatto che � una squadra molto giovane e piena di novit�, in realt� non stanno andando male. Ma questo non ci basta. Quindi abbiamo ancora del lavoro da fare. Dei cambiamenti potrebbero avvenire�. Significa che caccer� necessariamente Stefano Pioli? No, � chiaro che l’allenatore sar� valutato al termine della stagione, ma ha ancora le sue chance di restare al Milan, la posizione non � cambiata rispetto a dieci giorni fa quando Cardinale disse al Corriere �non licenzio tanto per cambiare�. Gli infortuni sono un punto chiave che viene rimproverato all’intero staff, come spiega.
Sugli infortuni
�Cerchiamo di essere attenti al modo in cui strutturiamo il monte ingaggi dei giocatori, facciamo tutto questo lavoro e poi ci presentiamo senza far giocare tutti i giocatori, che senso ha? Ci sono molte ragioni per questo. Non si pu� dare la colpa solo allo staff medico e fisioterapico. Voglio dire, bisogna considerare che questi giocatori sono sotto pressione. Giocano troppe partite. C’� la serie A, ci sono le competizioni europee, ci sono le partite con la Nazionale. Quindi, ancora una volta, � tutta un’altra cosa rispetto alla Nfl, per esempio. Quindi dobbiamo preoccuparci della salute di questi giocatori�.
Sul ruolo di Ibrahimovic
�Zlatan mi permette di essere basato negli Stati Uniti e di essere comunque presente sul territorio, in termini di presenza e di delega a Milano. Lo abbiamo assunto appositamente per RedBird. � un partner operativo di RedBird per quello che pu� fare al di fuori del calcio europeo. Ma soprattutto � il mio delegato a Milano giorno per giorno�. Anche sul tema delle deleghe si � creato molto dibattito, come se questo significasse che Ibra avesse il ruolo dell’amministratore delegato Giorgio Furlani (che era presente al forum del Financial Times). Perci� Cardinale spiega in che senso deleghe: �Ci sentiamo pi� volte al giorno. E ha l’autorit� di essere la mia voce con i giocatori, con lo staff, con tutti a Casa Milan. Questo � molto importante. E ci� che � davvero importante � che ha una grande credibilit�. Se prendessi un ragazzo di New York e lo mettessi a Milano, avrebbe molta meno credibilit� di Zlatan. Non perch� Zlatan sia uno dei pi� grandi giocatori di sempre, ma il modo in cui si comporta, il modo in cui riesce a parlare ai giocatori con la voce della propriet�, � incredibilmente unico. E io voglio questo. Non voglio entrare nello spogliatoio e fare cos�. Voglio che sia Zlatan a farlo�.
Sullo stadio
�Ci sar� il nuovo stadio? S�. In 18 mesi abbiamo fatto pi� progressi di quanti credo ne siano mai stati fatti in termini di un nuovo stadio in Italia. Questo sar� il primo stadio costruito in Italia dal 2011, dallo Juventus Stadium. Questo sar� uno stadio da 70.000 posti. Cercheremo di portare a Milano uno stadio americano e un campus per eventi dal vivo e intrattenimento. Tra tutte le citt� d’Europa si potrebbe pensare che Milano sia il luogo perfetto per la mia ipotesi di collaborazione tra sport e musica dal vivo. Ed � quello che faremo. E questo dovrebbe essere un bene non solo per Milano, ma anche per l’Italia. Quindi, creer� una societ� che costruir� questo stadio e poi voglio prendere quella societ� e farle costruire stadi per tutte le altre squadre della serie A. Perch� da un lato indosso il cappello del Milan e voglio vincere lo scudetto, dall’altro voglio aiutare la serie A a ridurre il divario di cui parlate�.
Parla Ibra dirigente
Come detto, anche Ibrahimovic ha parlato, e sullo stadio lo ha fatto in perfetto stile Zlatan: �Credo che io mancher� pi� a San Siro di quanto lui a me. Io ho fatto vibrare San Siro. Non sono molti i giocatori che lo hanno fatto�. Tornando alla scelta di accettare il ruolo di consulente di Cardinale, Ibra lo ha spiegato cos�: �Mi ero gi� ritirato quando Gerry mi ha fatto un’offerta che non potevo rifiutare. Con Gerry ho ripreso a lavorare, mi ha dato delle opportunit� che mi hanno aperto le porte a diversi mondi. E il fatto di avere questa opportunit� mi emoziona molto. Ho molto da imparare. Ho molto da crescere, ma allo stesso tempo credo di avere molto da dare. Quindi sono molto emozionato. Penso che quando lavori con i migliori, diventi il migliore. Quindi faccio un passo alla volta. Ora il mio obiettivo principale � il Milan. Come ha detto Gerry, conosco bene il Milan. Ma per il successo non ci sono segreti. Il duro lavoro ripaga, e credo che al Milan abbiamo un grande gruppo�.
Sugli ex compagni: �Com’� il nostro rapporto? � molto facile: fanno quello che dico io o loro non ci sono pi� (ride, ndr). No, sto scherzando. Penso che la situazione sia complicata perch�, da ex giocatore, giocavo con questi ragazzi, quindi erano miei compagni di squadra otto mesi fa. C’� un grande rispetto tra di noi. E ovviamente, nel ruolo che ricopro, devi prendere certe decisioni e, senza essere troppo amico, devi pensare sotto un altro aspetto, al club, alla squadra, al futuro. Stanno facendo bene. � una squadra giovane, � una bella squadra, e hanno molta fame, molta voglia di vincere. La squadra sta crescendo con la dirigenza intorno. Abbiamo grandi manager intorno a noi. Facciamo tutto insieme e con menti diverse, opinioni diverse, come dovrebbe essere. Perch� se si fa in un unico modo, non significa che sia il modo giusto�.
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1 marzo 2024 (modifica il 1 marzo 2024 | 13:34)
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