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Tajani annuncia la sua candidatura alle Europee: «Puntiamo agli elettori che non vanno a votare»
«Forza Italia punta a un risultato di livello, confortata dai sondaggi che premiano il suo grande impegno nel rappresentare l'area liberale e riformista del Paese, sotto la bandiera dell'Europa e del Ppe di cui è uno dei pilastri fondamentali. Le liste azzurre saranno composte da persone che rappresentano i territori che conoscono, che amano, che vogliono promuovere». Questa la linea di Forza Italia data dal segretario. «Se raggiungiamo la soglia del 10 % alle elezioni europee, alle politiche raggiungeremo la soglia del 20%». Per quanto riguarda i candidati, «faremo delle liste competitive. Daremo il massimo dimostrando di camminare con le nostre gambe. Le liste non saranno composte da amici degli amici, non ci saranno né protetti, né protettori, né ciucci». Al fianco di Tajani Maurizio Lupi: «La sfida è tornare, Noi Moderati e Forza Italia insieme, ad un risultato a doppia cifra e far tornare al voto le tante persone che una politica urlata ha allontanato dalle urne».
Il programma è orientato alla collaborazione. «Stiamo cancellando i litigi dalla storia del nostro partito, e dobbiamo farlo sempre più, e su questo faccio un appello alla nostra classe dirigente. Noi non parliamo mai `contro´, parliamo `per´, i cittadini non vogliono una classe dirigente che litiga», ha aggiunto Tajani, iniziando a snocciolare i temi a cui è legato. Prima di tutto, il premierato: «Non è contro il presidente della Repubblica come dice la sinistra, ma è a favore dei cittadini, a favore della dignità internazionale del nostro Paese, perché all'estero ridono quando vedono che qui un ministro cambia ogni sei mesi, quando invece si dovrebbero costruire rapporti. Un governo che dura è un governo più forte nell'interesse dell'Italia». Poi, il nucleare, che «non inquina, è uno strumento che ci rende liberi e crea energia anche attraverso le scorie». Anche il target di elettorato è chiaro: «Non sto facendo nessuna competizione con gli alleati, noi dobbiamo guardare al grande partito dell'astensione, dobbiamo dire che ci siamo, dobbiamo dire che c'è qualcuno al quale possono fare riferimento. E sono convinto che quel messaggio comincia ad essere percepito».
Il programma è orientato alla collaborazione. «Stiamo cancellando i litigi dalla storia del nostro partito, e dobbiamo farlo sempre più, e su questo faccio un appello alla nostra classe dirigente. Noi non parliamo mai `contro´, parliamo `per´, i cittadini non vogliono una classe dirigente che litiga», ha aggiunto Tajani, iniziando a snocciolare i temi a cui è legato. Prima di tutto, il premierato: «Non è contro il presidente della Repubblica come dice la sinistra, ma è a favore dei cittadini, a favore della dignità internazionale del nostro Paese, perché all'estero ridono quando vedono che qui un ministro cambia ogni sei mesi, quando invece si dovrebbero costruire rapporti. Un governo che dura è un governo più forte nell'interesse dell'Italia». Poi, il nucleare, che «non inquina, è uno strumento che ci rende liberi e crea energia anche attraverso le scorie». Anche il target di elettorato è chiaro: «Non sto facendo nessuna competizione con gli alleati, noi dobbiamo guardare al grande partito dell'astensione, dobbiamo dire che ci siamo, dobbiamo dire che c'è qualcuno al quale possono fare riferimento. E sono convinto che quel messaggio comincia ad essere percepito».