Arabia Saudita, tra riforme e repressione: il doppio volto di Mohammed bin Salman

di Guido Olimpio e Federico Rampini

Il principe e premier saudita, salito al potere a 31 anni (ora ne ha 38) ha lanciato un piano energetico che dovrebbe portare il Paese a emissioni zero entro il 2060 e investito miliardi per arruolare le stelle del calcio mondiale (vedi Ronaldo). E i diritti? Per lui la democrazia � �una perdita di tempo�...

Arabia Saudita, tra riforme e repressione: il doppio volto di Mohammed bin Salman

(GettyImage)

1 MR . EVERY THING

Mohammed bin Salman, 38 anni, � l’erede di re Salman, diventato re dell’Arabia Saudita nel 2015 e che ora ha 87 anni. Mohammed, soprannominato “Mr. Everything” per il suo attivismo dalla Difesa all’Economia e chiamato con l’acronimo Mbs, � salito al potere nel 2017, quando aveva solo 31 anni, scalzando il cugino Mohammed bin Nayaf, che era destinato al trono. � laureato in Giurisprudenza.

2 UNA SOLA MOGLIE

Il principe si � sposato nel 2008 con Sara bint Mashour al Saud: hanno cinque figli, tre maschi e due femmine: Salman, Mashour, Fahda, Noura e Abdulaziz, nato nel 2021. Ha rinunciato alla poligamia.

3 ZERO EMISSIONI

Mbs ama citare il primo ministro inglese Winston Churchill e il generale e filoso cinese Sun Tzu per spiegare la sua politica. Da subito ha avviato un piano di riforme chiamato “Visione 2030” puntando tra le altre cose sulla diversificazione dell’economia: l’obiettivo � ridurre del 50% entro il 2030 il fabbisogno di idrocarburi sfruttando le rinnovabili, idrogeno compreso, e portare il Paese a zero emissioni entro il 2060.

4 EXPO 2030 E LO SPORT

Il 28 novembre l’Arabia Saudita ha vinto la corsa per aggiudicarsi l’Expo 2030 con 119 voti su 165 (al secondo posto la sudcoreana Busan e al terzo Roma, con soli 17 voti). Convinto che lo sport sia uno degli argomenti-chiave del soft power per portare il Paese al centro della scena mondiale, Mbs ha avviato da tempo una sorta diplomazia del calcio (e non solo). Oltre all’“arruolamento” di Cristiano Ronaldo, ha portato a Riad Roberto Mancini, ex ct della nostra nazionale e ora alla guida di quella saudita. Altri campioni sono in arrivo grazie a investimenti miliardari.

5 LE DONNE

Il principe ha aperto gli stadi alle donne e autorizzato i cinema, che erano proibiti dagli Anni 70. Ha dato alla popolazione femminile la possibilit� di guidare l’auto ma in contemporanea ha incarcerato le attiviste storiche per i diritti.

6 L’OMICIDIO KHASHOGGI

Il 2 ottobre 2018 il giornalista del Washington Post Jamal Khashoggi fu assassinato nel consolato saudita di Istanbul da 15 agenti arrivati da Riad su aerei privati. La sua colpa: aver criticato alcune delle riforme avviate dal principe e aver denunciato i rapporti opachi della casa reale. Otto uomini sono stati condannati, ma da un rapporto della Cia del 2021 � emerso che il mandante � stato il principe.

7 L’AMERICA

Da tempo, gi� dalla presidenza Obama, gli americani hanno cominciato a guardare con interesse ai sauditi, nonostante il principe applichi da sempre una brutale repressione del dissenso. Buoni i rapporri con Trump e con il genero Jared Kushner, a settembre la stretta di mano con Joe Biden.


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15 dicembre 2023 (modifica il 15 dicembre 2023 | 07:49)

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