Bollette, verso il mercato libero: cosa fare nei prossimi mesi

La fine del mercato tutelato dell’energia è alle porte. Dopo anni di rinvii, le date - stabilite ormai da tempo - sono il primo gennaio 2024 per il gas e il primo aprile per l’energia elettrica. Anche per i consumatori dell’energia è arrivato il momento di giocare un ruolo più attivo nella scelta del proprio fornitore, attraverso confronti, studiando i propri consumi. Un po’ come facciamo con le tariffe di telefonia. Gli strumenti per farlo non mancano.

Cos’è il mercato “tutelato” di luce e gas?

È la fornitura di energia elettrica e gas naturale a condizioni economiche (prezzo) e contrattuali definite dall’Autorità del settore (Arera) per i clienti di piccole dimensioni (famiglie e microimprese) che non hanno ancora scelto un venditore del mercato libero.

Cosa cambia dal “mercato libero”?

Per le bollette tutelate è Arera a definire il prezzo. Per la luce lo fa ogni tre mesi, guardando all’andamento del mercato all’ingrosso (il cosiddetto indice Pun). Per il gas, il prezzo viene aggiornato di mese in mese in base all’indice Psv, sul quale calcola il costo del mese appena trascorso. Nel mercato libero, invece, i gestori possono definire prezzo e condizioni contrattuali: il riferimento di base è sempre il mercato energetico all’ingrosso, sul quale gli operatori possono applicare scontistiche e strategie commerciali ad hoc. Come il prezzo bloccato per 12 o 24 mesi, tariffe variabili a seconda dell’orario di utilizzo, premi fedeltà o un sconto fisso sul prezzo dell’energia

Quando finirà la “tutela”?

Da gennaio per il gas e da aprile per la luce. Per le microimprese di energia elettrica il servizio di maggior tutela si è concluso ad aprile 2023 (per le piccole imprese era già terminato nel 2021).

Chi deve passare al mercato libero?

Secondo i dati Arera, i clienti in tutela si aggirano sul 30% del totale. Al giugno scorso erano 8,7 milioni (su 30) per la luce. E, a luglio, 6,1 milioni su 20 per il gas. Dal passaggio sono però esclusi i “vulnerabili”: gli over 75, chi percepisce bonus per condizioni economiche svantaggiate, chi beneficia della legge 104 e – per la luce – chi ha in casa macchinari salvavita. I nuclei considerati “vulnerabili”, sempre da stime dell’Autorità, sono circa 9,5 milioni, di cui 5 sul mercato della luce.

Vengo avvisato del passaggio?

Tra settembre e marzo, in almeno due bollette, l’operatore di tutela deve illustrare al cliente la possibilità di scegliere un’offerta del mercato libero. Anche nel gas, da settembre sono partite le comunicazioni. Sulla prima pagina della propria bolletta è indicata la propria situazione: in alto è scritto “mercato libero” o “servizio di tutela” o “mercato tutelato”.

Quali garanzie restano per i consumatori?

Anche nel mercato libero, gli operatori devono osservare una serie di norme. Ad esempio: non possono modificare un contratto in modo unilaterale con un preavviso inferiore ai tre mesi; le bollette devono fornire una serie di informazioni obbligatorie; in caso di morosità devono rispettare le procedure e i tempi previsti dalla normativa; non possono disattivare un’utenza senza preavviso. Arera continuerà a pubblicare i prezzi per i “vulnerabili”. Per gli altri, il confronto più interessante sarà tra le varie offerte “libere”

Cosa succede se non scelgo?

Nessun taglio della corrente. Per la luce si finisce nel “Servizio a tutele graduali”. L’Italia è stata divisa in 26 zone per le quali sono previste gare (dal 10 gennaio) tra i gestori di energia per contendersi “pacchetti” di 220mila clienti. Un regime che dura massimo tre anni, in cui il prezzo è stabilito in parte da Arera: il gestore potrebbe però non essere lo stesso della tutela. Per il gas, si continua a stare con lo stesso gestore ma in un regime tariffario diverso, simile alle attuali offerte che replicano la tariffa in maggior tutela. Ma che potrebbe essere anche più caro rispetto all’attuale regime tariffario.

Sarà un salasso?

Nel 2022, l’Arera ha registrato che “per la prima volta dall’avvento della liberalizzazione delle forniture di energia elettrica ai clienti domestici, il mercato libero” ha presentato “valori notevolmente inferiori al servizio di maggior tutela”. “Durante la crisi, chi aveva un’offerta a prezzo fisso sul mercato libero ha pagato le bollette più basse di tutti: è un dato di fatto” spiega Simona Benedettini, consulente indipendente sulle politiche energetiche. È stato un caso eccezionale, ma la risposta corretta al timore di subire rincari è: non necessariamente.

Come capisco quale offerta mi conviene?

“Il Portale offerte è un comparatore istituzionale nel quale si può avere la massima fiducia, perché è gestito da Arera e contiene tutte le offerte disponibili” spiega Benedettini. È molto importante avere in mano l’ultima bolletta, così da capire quanto paghiamo la componente energia al kilowattora (per la luce) o metro cubo (gas). Il Portale offerte mette in fila le tariffe dalla più alla meno conveniente: a quel punto sarà facile capire qual è la migliore”

È probabile che arriveranno anche molte offerte non richieste: via telefono, attraverso il porta a porta. È consigliabile sempre confrontarle con la spesa reale delle ultime bollette, chiedere la durata e le condizioni dell’offerta sapendo che non c’è nessun obbligo di cambiare entro una data stabilita