Cosa vogliono gli Houthi, e perché sono senza vincoli (e autonomi persino dall’Iran che li sostiene)

di Guido Olimpio

La milizia che fa capo ad Abdelmalik e che sta usando il suo sterminato arsenale per �incendiare� il Mar Rosso sogna di imporre in Yemen un’egemonia politica, religiosa e militare

Cosa vogliono gli Houthi, e perché sono senza vincoli (e autonomi persino dall’Iran che li sostiene)

Gli Houthi usano l’intero arsenale per �incendiare� il Mar Rosso. Si affidano alle tante armi a disposizione e puntano sulla propaganda, �ramo� fatto crescere con lungimiranza dalla leadership.

In cima alla piramide c’� Abdelmalik al Houthi, al suo fianco tre fratelli e uno stuolo di ufficiali scelti dal clan, spesso elementi che hanno scavalcato le gerarchie tradizionali e ai quali sono stati affidati i comandi regionali. Il messaggio, invece, � fatto girare da funzionari, pronti a rispondere alle sollecitazioni dei giornalisti o ad offrire spunti in momenti chiave. L’ultimo a parlare, intervistato dall’agenzia Ansa, � stato Abennaser Mahamed, funzionario del dipartimento media. Interessante la sua spiegazione dopo l’abbattimento dei droni da parte del Caio Duilio: l’Italia �si � schierata al fianco dei nostri nemici a difesa di Israele� ma �per il momento non � un obiettivo diretto�. Un distinguo, temporale, rispetto alla posizione nei confronti di Stati Uniti e Gran Bretagna, avversari principali della fazione appoggiata dall’Iran.

Le parole e le schermaglie dialettiche fanno parte di una realt� che ha cambiato impostazione. L’esperto israeliano Zvi Barel ha sottolineato di recente come la milizia sciita abbia iniziato la campagna di attacchi lungo la rotta in risposta all’invasione israeliana di Gaza e perch� membro dell’Asse della resistenza, il fronte di movimenti mediorientali sponsorizzati da Teheran. Tuttavia, con il passare del tempo, mentre alcuni gruppi in Siria e in Iraq hanno deciso una pausa nelle azioni aggressive contro le basi Usa – per pressione dell’Iran – gli Houthi hanno deciso di proseguire. Perch� vogliono confermare un ruolo di forza primaria di opposizione, capace di andare avanti nella sfida alle potenze occidentali.

Ancora Barel evidenzia giustamente che i militanti non hanno limiti diplomatici e non devono preoccuparsi di relazioni esterne condizionanti, a parte quelle con l’alleato iraniano. Per questo hanno maggiore libert� di movimento, ritengono di avere poco da perdere, perseguono un disegno ormai internazionale, ben oltre lo scacchiere teatro delle loro scorrerie.

Abdelmalik al Houthi – lo ripetono tutti gli osservatori – sogna di imporre allo Yemen un’egemonia politica, religiosa e militare. Il modello � quello della Repubblica islamica fondata dall’ayatollah Khomeini e non � un caso che il numero uno sia considerato molto vicino ai mullah. La contiguit� non significa per� sottomissione ferrea e dunque � opinione condivisa che il vertice Houthi abbia una propria autonomia di scelta. Un legame solido e flessibile, relazione speciale grazie alla quale i combattenti bersagliano mercantili portando la crisi al livello pi� alto. Un rapporto conveniente anche per l’Iran che cerca di convincere il prossimo di non avere potere di veto su tutte le iniziative yemenite. Il Pentagono ribatte a questa interpretazione ribadendo che l’Iran, se vuole, � in grado di fermare le aggressioni esercitando pressioni sui miliziani. Lo ha detto, pochi giorni fa, senza giri di parole il responsabile del Comando Centrale, generale Michael Kurilla.

Infatti, � innegabile l’importanza del vincolo bellico con i pasdaran. Missili e droni sono arrivati con la collaborazione di Teheran, l’intelligence sostiene i miliziani, una nave spia iraniana indica i target, i consiglieri suggeriscono nuove tattiche. Lo abbiamo raccontato giorno per giorno: da raid condotti con pochi vettori sono passati all’impiego massiccio di droni. Dopo mesi di �studio� gli Houthi hanno elaborato – come ha confermato la nostra Marina – nuove tecniche d’assalto per superare le difese. A loro basterebbe anche solo scalfire un’unit� per poter cantare vittoria.


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13 marzo 2024 (modifica il 13 marzo 2024 | 09:59)

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