
Ue, niente intesa sul Patto di stabilità. Gentiloni ottimista: “Possibile accordo entro fine anno”
MILANO – Qualche passo in avanti ma nessuna intesa sostanziale. Di prima mattina è il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni a tracciare una sintesi del confronto proseguito ieri oltre mezzanotte sulla riforma del Patto di stabilità. L’ex premier vede il bicchiere mezzo pieno. Sulla riforma del Patto di stabilità questa notte "abbiamo avuto una discussione positiva. Sono stati fati progressi sostanziali per un buon bilanciamento tra le salvaguardie e il bisogno di trovare spazio per investimenti e crescita. La missione non è compiuta. Abbiamo bisogno di ulteriore lavoro ma sono fiducioso che un accordo possa essere raggiunto nei prossimi giorni", ha detto. "Possiamo essere sufficientemente fiduciosi che ci sia un accordo entro fine anno", ha sottolineato.

Testo comune Francia-Germania-Italia-Spagna su deficit
La sostanza è che l’accordo ancora non si vede Soprattutto su uno dei temi che ora divide principalmente i Paesi europei: il deficit: “I negoziati – spiegano fonti diplomatiche all’Ansa- “si sono concentrati principalmente sugli aggiustamenti minimi chiesti quando uno Stato membro è in procedura per disavanzo eccessivo e sulla loro modulazione in base a investimenti e a riforme. Sul tavolo c'è un compromesso preparato da Francia, Germania, Italia e presidenza spagnola. Gli Stati si impegnano a esaminarlo in modo costruttivo. Terrà conto dell'impatto dell'aumento dei tassi di interesse nel periodo 2025-2027 e fornirà il margine di manovra necessario per continuare a investire e intraprendere riforme strutturali".

Calvino (Spagna): “Possibile Ecofin straordinario entro fine anno”
L’accordo, per la presdednza di turno della Ue, è comunque alla portata. Sulla riforma del Patto di stabilità e crescita – ha detto la ministra dell'Economia spagnola, Nadia Calvino, al suo arrivo alla riunione dell'Ecofin, riunito questa mattina "abbiamo compiuto progressi molto significativi, c'eravamo quasi ma non è stato possibile concludere. Nei prossimi giorni continueremo tutte le consultazioni pendenti o di natura tecnica e politica anche legale e se necessario convocheremmo anche una riunione straordinaria dell'Ecofin per poter chiudere un accordo politico entro la fine dell'anno". .