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Masha Gessen, intellettuale attivista latitante in patria: la Russia la condanna a otto anni di carcere
MOSCA – La giornalista e scrittrice Masha Gessen non è soltanto una delle osservatrici più acute sul suo Paese natale, la Russia, e sul suo presidente, Vladimir Putin, “l’uomo senza volto” della sua imprescindibile biografia. È anche tutto quello che il Cremlino mette all’indice: doppia cittadinanza – russa di nascita e statunitense d’adozione, non binaria e transgender, attivista per i diritti Lgbtq+ che Mosca ha vietato come “estremisti”, critica e indipendente, refrattaria a qualsiasi incasellamento.