Tensioni e toni accesi tra gli alleati. Poi il compromesso Tajani-Giorgetti

di Monica Guerzoni

Salvini vuole subito la proroga per i balneari. Ma il �problema� � rinviato a gennaio

Tensioni e toni accesi tra gli alleati. Poi il compromesso Tajani-Giorgetti

Con Giorgia Meloni bloccata a casa dal �mal di mare� causato da una fastidiosa otolite, l’ultima riunione dell’anno del governo � stata eufemisticamente agitata. Il vice Antonio Tajani ha faticato non poco a tenere saldo il timone, al posto della premier, su temi divisivi come lo stop al Superbonus, il fisco, i soldi ai partiti, le concessioni balneari, gli sconti (saltati) ai calciatori in arrivo dall’estero e il milleproroghe, quel carrozzone normativo che alla fine dell’anno vede i partiti in rissa tra loro per mance e mancette dal sapore elettorale. �Un vero e proprio suk�, ammette un ministro, che chiosa con il vecchio adagio �quando il gatto non c’� i topi ballano�.

Eppure, grazie anche all’abile �cerchiobottismo� di Tajani, alla fine cantano tutti vittoria. Salvini non ottiene la proroga per gli imprenditori delle spiagge e neppure lo sgravio sulle donazioni ai partiti, ma porta a casa un risultato di immagine per aver minacciato di non partecipare al voto sul decreto crescita. �Concedere agevolazioni ai calciatori sarebbe immorale�, tuona il segretario della Lega e Daniela Santanch� si dice d’accordo. Toni accesi, scintille con Forza Italia, meloniani che ricordano quanto la premier sia contraria ad arricchire chi � ricco come le star del pallone e alla fine la norma viene stralciata.

Il Consiglio dei ministri inizia con un’ora di ritardo e, a conferma delle tensioni dentro e tra i partiti di maggioranza, finisce senza una conferenza stampa che ne celebri le decisioni. Anche sui balneari la discussione � animata. Salvini arriva con una �propria informativa� di una pagina fitta e, da ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, chiede di �differire il termine di scadenza delle concessioni in essere�. Ma il vicepremier sa bene che l’Europa non ammette altre proroghe, il ministro Fitto � contrario e quel pezzo di carta serve a Salvini per giocare il ruolo del nazionalista duro e puro e tutelarsi con i balneari. Finisce con un accordo, in cui i due ministri si impegnano a trovare una soluzione definitiva entro gennaio. Per i parlamentari di FdI Caramanna, Zucconi e Fidanza, nell’attesa �della normativa definitiva che ponga fine alla procedura di infrazione�, i Comuni possono riconoscere che le concessioni hanno validit� fino al 31 gennaio 2024.

Prima che il Cdm abbia inizio si vedono in un incontro ristretto il ministro Giorgetti, Tajani nei panni di leader di Forza Italia, il sottosegretario Fazzolari in rappresentanza di FdI e della premier Meloni, il sottosegretario Mantovano e il capogruppo forzista alla Camera, Paolo Barelli. C’� da limare la faticosa intesa sul Superbonus, che per giorni ha creato tensioni nel governo con i vertici di Forza Italia. Per gli azzurri � una questione cruciale e simbolica. Ci sono di mezzo le imprese e le case degli italiani e, dopo lo smacco sulla mancata ratifica del Mes, il partito erede del berlusconismo deve dare un segnale di esistenza e resistenza.

Giorgetti lo ha chiaro, ma non pu� smentire quel che ha dichiarato due giorni fa alla Camera e cio� che �il Superbonus ha effetti radioattivi sulla finanza pubblica�. Il ministro dell’Economia non accetta proroghe di sorta ed � determinato a tenere ben stretti i cordoni della borsa. Tajani per� non molla: �Non possiamo deludere le aziende edili oneste e i cittadini, almeno quelli meno abbienti�. Il risultato � un compromesso che costa poco o niente allo Stato, ma che consente a Tajani di piantare la sua bandierina e al ministro dell’Economia di non smentire s� stesso. Dal Mef trapela tutto il fastidio per l’esultanza di Forza Italia: �Non c’� nessuna proroga�. E Palazzo Chigi certifica l’intesa: �La disciplina dei bonus edilizi � stata riportata al buonsenso e alle sue corrette finalit�. Non � prevista nessuna proroga, ma si incentivano i lavori limitando usi impropri e storture�.

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28 dicembre 2023 (modifica il 28 dicembre 2023 | 21:42)

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