Haiti, parte l’assalto delle gang ai quartieri ricchi: “Assedio alle banche e corpi abbandonati per strada”

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Gang criminali armate hanno lanciato nuovi attacchi in diverse aree dell’hinterland della capitale di Haiti Port-Au-Prince. Sparatorie tra polizia e crimine organizzato hanno interessato anche aree rimaste fino ad ora al margine degli scontri che da settimane lacerano il Paese. L’agenzia Ap ha riferito di almeno 5 corpi abbandonati per strade e le gang che bloccavano l’accesso ad intere aree suburbane.

Una delle aree interessate è la cittadina di Pétion-Ville una cittadina rialzata rispetto al centro della capitale che ospita le principali missioni internazionali – che nelle scorse settimane hanno evacuato l’area per questioni di sicurezza – e dove fino ad ora nessuna gang era riuscita a imporre il controllo. I residenti hanno lanciato appelli alle radio locali per ricevere soccorso da parte della polizia. Le forze dell’ordine sono però male equipaggiate e numericamente insufficienti rispetto alle gang criminali, in un Paese che ha abolito l’esercito.

"Quando mi sono svegliato per andare al lavoro, ho scoperto che non potevo andarmene perché il quartiere era in mano ai banditi", ha detto Samuel Orelus all’agenzia Ap. “Erano circa 30 uomini con armi pesanti. Se il quartiere si fosse mobilitato, avremmo potuto distruggerli, ma erano pesantemente armati e non potevamo fare nulla”.

(reuters)

L’evacuazione della missione Usa

Mentre gli attacchi continuavano, il Dipartimento di Stato americano ha annunciato questa notte di aver completato la prima evacuazione di cittadini americani da Port-au-Prince. Più di 15 americani sono stati trasportati in elicottero nella vicina Santo Domingo.

L’assedio ai quartieri esclusivi

Gli attacchi ieri in alcune parti di Port-au-Prince sono avvenuti due giorni dopo che le bande si erano scatenate nei quartieri esclusivi di Laboule e Thomassin a Pétion-Ville, uccidendo almeno una dozzina di persone. La violenza ha costretto alla chiusura di banche, scuole e imprese in tutta Pétion-Ville, che fino ad ora era stata in gran parte risparmiata dagli attacchi lanciati dalle bande il 29 febbraio.

Uomini armati hanno appiccato il fuoco alle stazioni di polizia, costretto alla chiusura del principale aeroporto internazionale di Haiti e hanno preso d’assalto le due più grandi carceri del paese, liberando più di 4.000 detenuti. Decine di persone sono state uccise e circa 17.000 altre sono rimaste senza casa a causa delle violenze.

Nel frattempo, gli haitiani attendono la possibilità di una nuova leadership mentre i funzionari caraibici della Caricom si affrettano a contribuire alla formazione di un consiglio presidenziale transitorio che sarà responsabile della nomina di un primo ministro ad interim e di un consiglio dei ministri.