Giappone: tsunami di 3 metri su centrale atomica. Ente energia: studi su impatto terremoto del 1° gennaio

di Paolo Virtuani

Ha un muro di contenimento alto un metro in pi�, ma per le scosse c’� stata perdita di acqua di raffreddamento delle barre di combustibile, incendio di un trasformatore e parziale blackout

Giappone: tsunami di 3 metri su centrale atomica. Ente energia: studi su impatto terremoto del 1° gennaio

Giappone: la centrale nucleare di Shika (Ap)

Poteva finire come a Fukushima nel 2011. La centrale atomica giapponese di Shika, presso Shikamachi nella prefettura di Ishikawa, un’ora e 35 minuti dopo il terremoto di magnitudo 7.5 del 1� gennaio nella penisola di Noto, sulla costa del mar del Giappone, � stata investita da un’onda di tsunami alta 3 metri. Si � salvata perch� � protetta da un muro di contenimento alto 4 metri, costruito dopo il disastro di Fukushima, e si trova 11 metri sopra il livello del mare. Venti minuti dopo la scossa principale era gi� stata investita da un’onda di circa 1 metro di altezza.

Il portavoce del governo

Subito dopo il terremoto un portavoce del governo di Tokyo aveva affermato che non erano state riscontrate criticit� negli impianti nucleari nipponici e che l’incendio di un trasformatore proprio della centrale di Shika era stato spento senza provocare problemi all’impianto.

I nuovi dati

Ma l’analisi effettuata dall’Hokuriku Electric Power, l’operatore dell’impianto, a quasi dieci giorni dal terremoto oltre a confermare il problema al trasformatore ha ammesso che c’� stata una perdita di acqua dalle piscine di raffreddamento delle barre di combustibile esausto di entrambi i reattori. In una di queste c’� stato anche un temporaneo blackout. In ogni caso non ci sono stati danni all’ambiente nonostante siano stati riattivati solo due dei 116 rilevatori di radioattivit� delle prefetture di Ishikawa e della vicina Toyama, andati fuori uso dopo la prima scossa di terremoto.

Ritardi

La centrale di Shika ha due reattori, realizzati nel 1993 e nel 2006. Non � operativa dal 2011, dopo il disastro di Fukushima, per revisioni dell’impianto di sicurezza. Il reattore numero 2 avrebbe dovuto essere riattivato nel 2014, ma sono sorti nuovi problemi e la data del ritorno all’operativit� � stata spostata nel 2026. Ora per� l’Autorit� di regolazione del nucleare (Nra), l’ente giapponese che sovrintende alle centrali atomiche, ha chiesto all’Hokoriku Electric Power un approfondimento sull’impatto del terremoto del 1� gennaio con particolare riguardo alle conseguenze delle scosse di assestamento sulla centrale di Shika.

Oltre 200 vittime

Il terremoto del 1� gennaio, che ha provocato anche uno tsunami di altezza massima di 4,20 metri, ha causato un innalzamento di 3-4 metri del suolo intorno all’epicentro. Il conto delle vittime � salito a 206, mancano all’appello ancora 52 dispersi. I feriti sono 567, le case distrutte o seriamente danneggiate sono 1.814, oltre 14 mila sono senza energia elettrica e quasi 59 mila senza acqua, gli sfollati sono 30 mila.


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10 gennaio 2024 (modifica il 10 gennaio 2024 | 19:26)

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