Guerra Russia-Ucraina, pioggia di missili su Kiev. Zelensky: “Risponderemo”. Il leader ucraino a Oslo. 007 Usa: la Russia ha perso l’87% degli effettivi
Nuovo violento attacco russo su Kiev: almeno dieci i missili balistici intercettati in piena notte dalla contraerea ucraina sui cieli della capitale, con i frammenti finiti sulle aree residenziali che hanno causato il ferimento di 53 persone inclusi cinque bambini. I pezzi dei missili abbattuti hanno mandato anche in frantumi i vetri di un ospedale pediatrico nel quartiere Dniprovskyi, il più colpito, lungo le sponde del Dnipro. «Ci sarà una risposta a tutto questo. Lo faremo», ha promesso il presidente Volodymyr Zelensky. La Russia «ha confermato ancora una volta il suo titolo di Paese vergognoso che lancia missili di notte, colpendo aree residenziali, asili e strutture energetiche in inverno».
Il leader ucraino, di rientro dagli Usa e alla vigilia del Consiglio europeo, ha fatto tappa a sorpresa a Oslo dove ha incontrato i responsabili nordici per discutere di come «incrementare la pressione sull'invasore» russo. La Danimarca ha messo sul piatto un pacchetto di aiuti da un miliardo di euro che verrà presentato in Parlamento. «Naturalmente non possiamo vincere senza aiuto», ha avvertito Zelensky dopo il colloquio con il premier norvegese Jonas Gahr Store. «Ma non possiamo perdere perché l'unica cosa che abbiamo è il nostro Paese», ha sottolineato. Sul fronte più propriamente militare, il leader di Kiev, rispondendo alle critiche di fonte Usa sulla stagnazione della controffensiva, ha ribadito che «in inverno tutto rallenta per molte ragioni, stiamo parlando della difesa dell'est dello Stato, perché la maggior parte delle truppe russe è concentrata lì. Stiamo parlando di centinaia di migliaia di truppe. Pertanto, la cosa più importante è contenerli e distruggerli lì».
Secondo l'intelligence americana la Russia ha perso l'87% delle truppe di terra che aveva in servizio attivo prima di invadere l'Ucraina e due terzi dei suoi carri armati. Ma nonostante queste pesanti perdite, il presidente russo Vladimir Putin è determinato ad andare avanti, come confermano anche i dati forniti dall'istituto norvegese Sipri: il budget di spesa militare per il 2024 è fissato a quasi 13 miliardi di rubli, un aumento del 29% in termini reali rispetto a quest'anno, una percentuale da capogiro del Pil pari al 7,1%. Intanto, per fronteggiare i rabbiosi attacchi con missili e droni, con il presidente statunitense Biden «abbiamo concordato di lavorare per aumentare il numero di sistemi di difesa aerea in Ucraina», ha detto Zelensky. Secondo Politico, Kiev sarebbe tornata a chiedere una versione con una gittata più lunga degli Atacms, i missili a medio a raggio capaci di colpire un bersaglio a 300 chilometri, rispetto agli attuali forniti da Washington che arrivano a 165. Una richiesta, rivela Politico, avanzata da Zelensky durante la conversazione con lo speaker della Camera, il repubblicano Michael Johnson. È lo stesso passo che i repubblicani nelle ultime settimane hanno esortato il presidente Biden a fare, inviando la variante di missili più potente. Forse è proprio questo «il segnale positivo» a cui il leader ucraino ha alluso dopo gli incontri a 360 gradi con i rappresentanti della politica americana.
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