La linea difensiva ucraina trema: tenaglia russa da Sud e da Est

KIEV – C’è un nuovo cambio di fase nella guerra ucraina: lo «stallo» da «Prima guerra mondiale» in cui era precipitato il conflitto al fallimento della controffensiva si è spezzato in entrambi i sensi del fronte. È un momento decisivo: i russi avanzano inesorabilmente dopo aver sfondato le linee ucraine ad Avdiivka, ma gli ucraini rispondono minacciando di far saltare il dominio dei cieli russo come già hanno fatto con quello del mare: in poche settimane hanno abbattuto 15 caccia bombardieri russi.

Sul terreno, dunque, è Mosca ad avere l’iniziativa.

I russi avanzano nelle retrovie di Avdiivka, approfittando dello sfondamento delle linee ucraine e della mancanza di una difesa strutturata. La “linea Zelensky” che avrebbe dovuto replicare quella “linea Surovikin” russa contro cui si era schiantata la controffensiva al Sud, è in grave ritardo (se non strutturalmente inefficace). L’esercito russo sfrutta così il momento nelle campagne e tra i villaggi alle spalle di Avdiivka, non protetti da linee di trincee, fortificazioni e campi minati che nei piani del Presidente avrebbero dovuto marcare tutte le retrovie della prima linea per centinaia di chilometri.

Nonostante fosse chiaro da mesi che Avdiivka sarebbe caduta, gli ucraini non hanno costruito una difesa arretrata impenetrabile, e in pochi giorni i russi hanno distrutto due potenti carri armati Abrams in dotazione a Kiev. Hanno conquistato una serie di villaggi, Lastochkyne e Sieverne, Stepove e gran parte di Orlivka; e ora sono entrati a Berdychi e combattono a Semenivka e Tonenke. Poco più a Sud stanno aggredendo anche Pervomaiske e Nevelske, e questa è solo la più acuta delle ferite alle linee ucraine.

Più a Nord, in direzione di Kharkiv, è molto difficile la situazione a Kupiansk e nei suoi villaggi. dove ancora vivono centinaia di bambini che non si riesce ad evacuare perché i genitori scelgono di restare: uno scenario visto molte volte nel Donbass. Altre immediate preoccupazioni sono le retrovie di Bakhmut, nel Donbass, e la zona di Robotyne, a Sud, nella regione di Zaporizhzhya: un’area liberata dalla controffensiva ucraina in cui la restaurazione russa cancella i piccoli successi di Kiev. La stessa Robotyne è sotto intenso fuoco.

Nel frattempo gli ucraini combattono una battaglia strategica altrettanto decisiva. Hanno vinto la battaglia del grano (forzato il blocco russo, il commercio via nave ha raggiunto livelli pre bellici); hanno cancellato il dominio russo sul Mar Nero con i droni navali manovrati dai servizi segreti; e ora hanno lanciato la sfida al più importante degli asset militari russi: il controllo dei cieli. «Solo questa settimana siamo riusciti ad abbattere sette aerei russi, proprio quelli che sganciano bombe e uccidono — dice il presidente Zelensky — e dall’inizio di febbraio la Russia ha perso 15 aerei da guerra»