Turismo, perché questo sarà l'anno degli americani? Le previsioni sugli arrivi in Italia

L’estate italiana? Vedrà gli americani protagonisti del turismo nel Bel Paese. Se nel 2019 i turisti provenienti dagli Stati Uniti hanno speso 5,5 miliardi di euro in Italia (secondo Bankitalia) e nel 2022 si sono fermati a 4,7, nei primi nove mesi del 2023 avevano già speso 5,2 miliardi, raggiungendo i dati pre-pandemia. Nel 2024 ci si aspetta il sorpasso. Ne è sicuro Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi e di Sina Hotels durante l'evento Sina Hotel Express ha detto. «Siamo grati e riconoscenti ai turisti americani che dopo il Covid - spiega - hanno ricominciato a viaggiare e hanno scelto con entusiasmo l'Italia come Paese principale dove trascorrere le vacanze. L'anno scorso eravamo preoccupati di quello che stava succedendo con la Russia, perché sapevamo di perdere un turismo che ama l'Italia ed è  alto spendente, però abbiamo avuto questa piacevole sorpresa di una crescita importantissima del turismo americano». 

L’identikit del turista americano

Un boom che ha più che compensato la perdita del turismo russo. Anche perché in media un turista americano spende circa 160 euro a notte (dati Bankitalia) e si ritaglia un viaggio che in media dura 10 giorni, in leggera diminuzione rispetto alle due settimane del pre-pandemia. Dice la ministra Daniela Santanchè: «I turisti americani spendono di più e prediligono il lusso, questa è una grande notizia per il settore. La direzione è chiara e con il ministero la stiamo già seguendo: investire nella qualità delle strutture e dei servizi per attrarre sempre di più turisti alto spendenti e portarli anche a scoprire luoghi meno conosciuti, piccoli borghi, aree interne per favorire la destagionalizzazione ed una migliore gestione dei flussi». 

I fattori che  influenzano il turismo

Bocca spiega che è improprio misurare il turismo in termini di presenze e arrivi. «Noi i bilanci - dice - li facciamo coi fatturati, non con le presenze. I numeri sulle presenze lasciano il tempo che trovano. L'Italia è un contenitore piccolo e fragile e bisogna riempirlo di un turismo alto spendente che dia beneficio non solo alle strutture ricettive ma all'economia di tutto il Paese». Quanto alle guerre Bocca spiega che «non stanno condizionando il turismo al momento, però è ovviamente una cosa che ci spaventa molto perché mentre la guerra in Ucraina era circoscritta ed eravamo certi che ci avrebbe penalizzato sul mercato russo, quello che sta succedendo oggi in Israele rischia di allargarsi». Il turismo americano di alta fascia non sarebbe sensibile al dollaro e alla crisi economica, ma al tema della sicurezza. «Se dovesse succedere qualcosa, non dico in Italia ma in Europa, gli americani da un giorno all'altro chiudono i rubinetti. La cosa ci preoccupa - ragiona il presidente - ma al momento dopo il 2023 molto positivo per le città d'arte, il 2024 è in crescita. Oggi le prospettive sono molto positive», conclude.

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1 aprile 2024 ( modifica il 1 aprile 2024 | 12:27)

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