Italia, la formazione per la Svizzera: i dubbi di Spalletti

ISERLOHN Alessandro Buongiorno, candidato a una maglia da titolare per la partita con la Svizzera, lo ha ammesso con sincerità: «Abbiamo ringraziato Zac», cioè Zaccagni. Perché se la Nazionale è ancora in Germania, peraltro nella parte più semplice del tabellone, lo deve all’attaccante della Lazio che ha segnato il miracoloso gol della liberazione. Da terza, dopo due giorni di agonia, sarebbe tornata a casa con la certezza di aver fallito. La speranza è che la botta di adrenalina sia l’inizio di una storia nuova, come era successo grazie a Baggio all’Italia sacchiana giusto trent’anni fa.

Anche Spalletti, come Arrigo, è più allenatore che commissario tecnico: cambia, aggiusta, monta e rimonta. Macerato dai dubbi e dalle tentazioni. La squadra che dovrà affrontare il dentro o fuori con la Svizzera si fa qui, nel cuore della Westfalia assolata dopo giorni di pioggia e di freddo, tanto che il c.t. ha ritardato di un’ora l’allenamento. E se sulla difesa a tre le certezze aumentano, i ballottaggi aperti restano tanti.