Perché Pogacar correrà il Giro d’Italia 2024: il retroscena di lui bambino a Trieste

Bisogna essere cultori della storia del ciclismo per ricordarsi dello sprinter Luka Mezgec e della sua vittoria pi� prestigiosa: la volatona che il 1� giugno 2014 concluse il Giro d’Italia n.97 a Trieste. Tadej Pogacar la ricorda benissimo: se il prossimo 4 maggio sar� al via della corsa rosa � prima di tutto merito di Luka e della sua impresa. �Quel giorno — spiega il fuoriclasse sloveno — arrivai presto a Trieste con pap� e ci piazzammo vicini al traguardo. Il trionfo di Mezgec, mio connazionale e mio idolo, fu un momento indimenticabile. Il sogno di partecipare al Giro e di poterlo vincere nacque proprio cos�. Adesso � tempo di realizzarlo�.

Nel giugno del 2014 Pogacar aveva soltanto 15 anni, Primoz Roglic (futuro vincitore di tre edizioni consecutive della Vuelta e campione in carica della corsa rosa, conquistata l’anno scorso sul traguardo di Roma) dopo aver abbandonato il salto con gli sci gareggiava tra i dilettanti mentre Matej Mohoric (che pi� tardi conquister� la Sanremo e due tappe al Tour) era una semplice promessa: nessuno poteva immaginare quel dominio della Slovenia nel ciclismo che sarebbe cominciato pochi anni dopo.

Ieri in Spagna, lungo la costa valenciana dove da sempre la Uae Emirates fa svernare i suoi corridori, Pogacar ha spiegato perch� ha deciso di partecipare al Giro d’Italia e, soprattutto, perch� tenter� una doppietta con il Tour che non riesce a nessuno dal ‘98. �I sogni — ha detto Poga — si coltivano fino al momento di realizzarli. Appena passato professionista mi hanno mandato alla Vuelta, poi � cominciato il vortice del Tour (due primi e due secondi posti dietro a Vingegaard, ndr) e adesso � arrivato il momento di coronare il sogno del Giro. Lo correr� perch� lo amo e detesto ripetere sempre gli stessi allenamenti e lo stesso calendario di gare: venire in Italia mi costringer� a cambiare il programma degli ultimi quattro anni e questa cosa mi stimola moltissimo come del resto la sfida con Wout Van Aert, che vorr� dare battaglia fin dalle prime tappe�.

Il Pogacar versione 2024 sar� molto italiano: debutto alla Strade Bianche il 2 marzo, sfida alla Milano-Sanremo il 16 dello stesso mese. Niente Tirreno-Adriatico (l’ha gi� vinta due volte), niente Parigi-Nizza, niente classiche fiamminghe, s� all’amata Liegi-Bastogne-Liegi e a una corsa a tappe breve prima del Giro, con il nostro Tour of The Alps come primissima scelta. Pogacar non � uno che ama volare alto con le parole o inseguire miti di comodo. A chi gli ricorda l’impresa di Pantani risponde che �la doppietta � un traguardo molto ambizioso e quindi raro: chi vince un grande giro vuole vincere gli altri ma farlo nello stesso anno � un’impresa. Io credo ci sia abbastanza tempo tra la fine del Giro a Roma e la partenza del Tour da Firenze (34 giorni, ndr) per recuperare grazie a una squadra ben attrezzata come la Uae. Ci sta che in futuro io possa saltare il Tour per puntare alla Vuelta, quella francese � una corsa meravigliosa ma non indispensabile. Pantani? So che � stato un grande corridore, addirittura un eroe in Italia. Ma non appartiene alla mia epoca, sono troppo giovane per poterlo conoscere�.

Nella lista provvisoria degli uomini che accompagneranno il capitano coraggioso a caccia della doppia impresa la Emirates non ha incluso italiani: con lo sloveno ci saranno le seconde punte Ayuso, Almeida e Adam Yates, fondamentali nelle tappe di salita. Dopo Giro e Tour, Pogacar punter� ai Giochi olimpici e al Mondiale di Zurigo, due titoli che fino adesso ha soltanto sfiorato. �Le prove pi� difficili in assoluto perch� in Nazionale disponi di pochi compagni e, pi� che pensare alla tattica, devi solo cercare la fuga giusta�.

Corriere della Sera � anche su Whatsapp. � sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.