Trump, prime bordate contro Kamala:«È pazza e corrotta»
All’attacco anche J.D. Vance. I repubblicani: a questo punto Biden lasci la Casa Bianca
NEW YORK L’annuncio del ritiro di Joe Biden dalla corsa per la rielezione è arrivato tre giorni dopo la fine della convention repubblicana e il giorno dopo il primo comizio di Donald Trump dall’attentato alla sua vita. Una serie incredibile di eventi che segnerà le elezioni tra quattro mesi.
In un messaggio ai sostenitori, pochi minuti dopo il tweet del suo rivale, l’ex presidente sconfitto nel 2020 che vuole riprendersi la Casa Bianca a novembre ha scritto: «Patrioti, dopo aver manipolato gli americani per mesi con falsità sulla sua salute, Joe Biden si è ufficialmente ritirato dalla corsa. La corrotta Kamala è la favorita a prendere il suo posto, ma potrebbe trattarsi di chiunque altro della sinistra radicale. Chiunque sia il candidato continuerà a seguire il programma fallimentare di Biden: inflazione galoppante, un’invasione al confine Sud e il caos nelle nostre città».
I repubblicani, comunque, si troveranno a dover rivedere la loro strategia. La campagna elettorale di Trump sente il vento in poppa dopo la convention, ma i suoi consiglieri avevano già iniziato a spostare sempre più i loro attacchi sulla vicepresidente Kamala Harris. Osservano attentamente anche chi sceglierà come vice, se otterrà la nomination, poiché J.D. Vance, il senatore dell’Ohio nel ticket con Trump, serve a persuadere gli elettori di Michigan, Wisconsin, Pennsylvania, e molti credono che la scelta dei democratici possa essere di un vice che venga dalla stessa area geografica.
Il comizio di Trump a Grand Rapids ha dimostrato quanto poco Trump sia cambiato a una settimana esatta dall’attentato in Pennsylvania. L’ex presidente aveva insultato il suo successore: «Immaginate Xi, Putin, persone intelligenti, dei duri, ideologici ma che fanno gli interessi dei loro Paesi... E noi abbiamo bisogno di qualcuno che ci protegga, ma abbiamo gente con un quoziente intellettivo basso. Biden ha un quoziente intellettivo di 70 punti contro i loro 210». Trump aveva anche fatto una sorta di gioco con i fan: «Contro chi preferireste correre? Biden? Kamala? È pazza, anche se non quanto Nancy Pelosi». Lo divertiva il caos nel partito democratico, aveva riso del «tradimento» di Pelosi alludendo al suo ruolo nel ritiro di Biden, mentre aveva elogiato invece l’unità del partito repubblicano sotto la sua leadership.
Anche Vance, affiancando per la prima volta Trump a un comizio a Grand Rapids, ha preso di mira Kamala Harris: «Non le piaccio. Ha detto che non solo fedele a questo Paese. Non lo so, Kamala... Io ho servito nei Marines e sono un imprenditore. E tu? Cosa hai fatto tu a parte prendere assegni e presiedere a uno dei più grandi disastri di questa amministrazione, quello dell’immigrazione?».
Vance ha anche scritto sul social X: «Se Joe Biden non può correre per la Casa Bianca, non può neanche essere presidente, deve dimettersi». Entrambi — come molti repubblicani in queste ore — hanno sottolineato che ritirarsi dalla corsa e trasferire i delegati ottenuti attraverso le primarie a un altro candidato «non è democratico» da parte dei rivali. Così Trump, che già accusava i democratici di usare il sistema giudiziario come un’arma, usa queste nuove munizioni per chiamarli «nemici della democrazia».
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