La minaccia di Putin: “Abbiamo armi nucleari in grado di colpire obiettivi in Occidente”

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MOSCA – Vladimir Putin torna a sventolare la “minaccia reale” di un conflitto nucleare. Lo fa durante l’annuale discorso sullo stato della nazione che definisce le priorità del Paese e che, quest’anno, cade a due settimane dalle presidenziali che lo riconfermeranno per un quinto mandato. Un discorso dalla durata record di due ore, intervallato oltre ottanta volte dagli applausi.

L’Ucraina

Confortato dai recenti successi in Ucraina, il presidente russo si rallegra dell’avanzamento delle truppe sul fronte: “Le capacità militari delle forze armate si sono moltiplicate. Stanno avanzando con fiducia in diverse direzioni”. Sostiene che “la maggioranza assoluta del popolo russo” appoggia l’Operazione militare speciale e onora i caduti con un momento di silenzio.

Le armi nucleari

Putin passa poi a commentare la proposta avanzata lunedì dal presidente francese Emmanuel Macron di inviare truppe Nato in Ucraina, benché sia stata già respinta da Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna. “Ricordiamo il destino di coloro che hanno inviato i loro contingenti di truppe nel territorio del nostro Paese”, dice in un’apparente allusione alle fallite invasioni di Napoleone e Hitler. “Ora le conseguenze per i potenziali invasori sarebbero molto più tragiche”, dichiara al Gostinyj Dvor, un Palazzo dei congressi situato vicino alla Piazza Rossa a Mosca.

“Devono capire che disponiamo anche di armi in grado di colpire obiettivi sul loro territorio. Tutto quello che stanno inventando in questo momento, oltre a spaventare il mondo intero, è una reale minaccia di conflitto con l’uso di armi nucleari e quindi di distruzione di civiltà. Non lo capiscono?!”, ha chiesto ai parlamentari e ai membri dell’élite politica, militare, economica e religiosa del Paese, prima di passare in rassegna le nuove forze nucleari, come i missili Sarmat e Burevestnik e il drone sottomarino Poseidon. Sono tutti “pienamente pronti”, dice, e alcuni sono stati già dispiegati in Ucraina.

Gli Stati Uniti

Putin respinge come “deliri” le minacce ventilate dai leader occidentali di un attacco russo agli alleati della Nato in Europa e bolla come “fake news” la dichiarazione di Washington che Mosca vorrebbe dispiegare armi nucleari spaziali.

“In vista delle elezioni americane, vogliono soltanto mostrare ai loro cittadini, così come agli altri, che continuano a governare il mondo”, dice riferendosi agli Stati Uniti e accusandoli di voler distruggere la Russia. “Non funzionerà”. Sostiene, però, che la Russia è comunque “pronta al dialogo” con gli Stati Uniti su questioni di “stabilità strategica”.

Il calo demografico

Si presenta come uno dei “bastioni” dei “valori tradizionali” contro l’Occidente corrotto. “Una famiglia con molti figli deve diventare la norma”, dice, preoccupato dal calo demografico russo aggravato dalle perdite in Ucraina e dall’emigrazione di centinaia di migliaia di cittadini.

L’economia

Dopo la digressione sugli scenari internazionali, il presidente loda la “resilienza” dell’economia russa, nonostante il fuoco di fila delle sanzioni, e annuncia una serie di incentivi sociali, in particolare ai veterani e alle loro famiglie, nonché investimenti nelle infrastrutture, nell’istruzione, nel digitale e nelle nuove tecnologie, nella cultura e nella protezione dell'ambiente.

Nel suo discorso incentrato pesantemente sulle questioni economiche e sociali in vista del voto presidenziale del 15-17 marzo, Putin sostiene che la Russia sta “difendendo la sua sovranità e sicurezza e proteggendo i nostri compatrioti” in Ucraina, accusando le forze russe di avere il sopravvento in questo contesto. Il combattimento.

La promessa e l’inno

Putin conclude come aveva iniziato. Parlando del conflitto in Ucraina. Promette che i soldati russi “non si ritireranno, non falliranno, non tradiranno”. Parole che vengono accolte da un lungo applauso e dall’inno russo.