
“Truppe israeliane aprono il fuoco su una distribuzione di aiuti a Gaza City: 20 morti”
Secondo il ministero della Sanità di Gaza, le truppe israeliane hanno aperto il fuoco contro una folla di civili palestinesi durante una distribuzione di aiuti a Gaza City. Il portavoce del ministero, Ashraf al Qadra, scrive sul suo canale Telegram che ci sono venti morti e centocinquanta feriti e il bilancio potrebbe aumentare nelle prossime ore. La strage è avvenuta alla rotonda Kuwait, nel quartiere al Zaitoun di Gaza City, dove in teoria i combattimenti tra Hamas e l’esercito israeliano sono fermi da settimane ed era tornata una calma molto relativa.
La maggioranza dei civili palestinesi si è spostata verso Sud a ridosso del confine egiziano per evitare i combattimenti e i raid aerei, ma decine di migliaia di civili – secondo le stime più caute – sono ancora nella metà Nord della Striscia, dove i convogli di rifornimenti umanitari non arrivano quasi mai. La rotonda Kuwait è un incrocio molto largo che sta al margine inferiore di Gaza City e quindi è stata scelta come fermata molto pratica e facile da raggiungere per i camion di aiuti che arrivano da Sud – e però arrivano di rado.
Le immagini che arrivano dalla piazza mostrano gente in fuga con quello che sono riusciti a prendere, alcuni anche soltanto bancali di legno (preziosi da bruciare) e si sente sparare in sottofondo. I feriti, sempre secondo la stessa fonte, sono stati portati all’ospedale al Shifa, che ha ripreso a essere un minimo operativo. L’esercito israeliano annuncia che farà partire un’indagine su quello che è successo.
I convogli di aiuti umanitari sono diventati l’unico appiglio che fa funzionare la vita a Gaza e sfama due milioni di persone, ma sono pochi e sono spesso presi d’assalto dalla folla che ha bisogno di mangiare. Nel sud, Hamas segue l’arrivo dei camion che varcano il confine egiziano, li scorta e gestisce la distribuzione dei carichi di beni.

Il grosso della violenza in queste settimane è nel Sud, dove le brigate israeliane hanno circondato la seconda città della Striscia, Khan Yunis, e stanno attaccando i quartieri ovest vicino alla spiaggia. A partire da domenica hanno circondato due ospedali, l’al Nasser e l’ospedale Amal, e i testimoni locali dicono che gli scontri sono arrivati molto vicini.