Elezioni europee, nel Pd «nessuno» vuole correre al Sud. Il nuovo rompicapo di Elly Schlein è sulle liste

Sar� la Direzione — e non si tratter� di un passaggio indolore — a ratificare le liste del Pd per le Europee. Ma � la segretaria che in questo momento muove le pedine sulla scacchiera complessa di un voto che decider� del suo futuro oltre che di quello del partito. La scelta di Marco Tarquinio per Elly Schlein � una certezza, bench� il prescelto non abbia pronunciato ancora il s� definitivo. Ma la presenza dell’ex direttore di Avvenire nelle liste dem � importante perch� il rapporto tra il mondo cattolico e la leader del Pd � ancora tutto in divenire e la presenza di Tarquinio � un viatico per una relazione con la Chiesa che Schlein ancora non ha costruito.

Peccato, per�, che la circoscrizione Centro, dove il giornalista sar� candidato, rischi di divenire sovraffollata. Gi�: raccontano i bene informati che Lucia Annunziata, che la segretaria dem vorrebbe capolista al Sud, sia assai perplessa. Non solo perch� non ha sciolto i dubbi sull’opportunit� di candidarsi. Dicono che tema di essere impallinata nel Meridione dal tandem De Luca-Emiliano. Ragion per cui Annunziata, che come Tarquinio non ha ancora pronunciato il fatidico s�, preferirebbe candidarsi al Centro e non al Sud.

Ma non � finita qui. Anche Pietro Bartolo, il �medico di Lampedusa�, altro possibile esterno del Pd, altro esponente, come Tarquinio, del pacifismo italiano senza se e senza ma, avrebbe pi� di un dubbio a scendere in pista per le Isole. Non si fida della �sua� Sicilia e se potesse opterebbe anche lui per il Centro. E a proposito di dubbi sull’opportunit� di candidarsi o meno: raccontano che anche il �campione� della segretaria pd per i diritti civili, Alessandro Zan, nutra parecchi dubbi. Lui non chiederebbe un’altra circoscrizione specifica: gli basterebbe non essere candidato in quel Nord-Est dove non sembrerebbe mietere troppo pochi consensi.

Insomma, come sempre, le candidature per le elezioni europee rappresentano un bel rompicapo. E per il Pd questa volta lo sono ancor di pi�, visto che tutti sono in attesa di capire che cosa far� la leader. Che Schlein intenda candidarsi non � un segreto per nessuno. Del resto, � vero che il suo nome traina consensi e accende entusiasmi in un partito che sembrava destinato al declino e ora si � ripreso. Per questa ragione, al di l� delle dichiarazioni ufficiali, nessuno tra i dirigenti dem immagina che alla fine Schlein non si candidi. �� un valore aggiunto�, come ha dovuto ammettere il presidente del partito Stefano Bonaccini.

Ma c’� un problema. Per la leader del Pd, che vuole scendere in pista in tutte le circoscrizioni non come capolista, quindi senza i vantaggi che comporta quella posizione, candidarsi e perdere la partita dei consensi con Giorgia Meloni non sarebbe un problema. Ingaggiare lo stesso duello con la sorella della premier, Arianna, e uscirne sconfitta invece rappresenterebbe uno smacco. Tanto pi� dopo che Conte ha detto: �Se Schlein non vince poi ci sono io�. Anche per questa ragione al Nazareno si aspetta prima di ufficializzare la discesa in campo della segretaria: sar� Giorgia o Arianna a candidarsi?

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