La scomparsa di Mirella Gregori e il ruolo dell'amica Sonia De Vito su
Il settimanale in edicola ricostruisce la vicenda della ragazza scomparsa a Roma il 7 maggio 1983. Partendo dalla Commissione parlamentare in corso
Il settimanale "Giallo" (Cairo editore) torna sul caso di Mirella Gregori, la quindicenne scomparsa a Roma il 7 maggio 1983, un mese prima di Emanuela Orlandi. La lente è puntata in particolare su Sonia De Vito, all'epoca la migliore amica e Mirella e l'ultima ad averla vista in vita, e le dichiarazioni che la donna ha reso alla Commissione parlamentare che sta indagando sui casi Orlandi e Gregori.
Secondo la ricostruzione fornita dal settimanale in edicola, De Vito avrebbe avuto dei contrasti con la ragazzina. Contrasti che riguardavano Fabio De Rosa, il fidanzato di Sonia, che nutriva delle simpatie per Mirella Gregori. Il che avrebbe creato delle gelosie fra le due amiche.
Questa pista fu percorsa dai carabinieri già nel 1984. De Rosa, interrogato, disse che effettivamente aveva fatto qualche apprezzamento a Mirella davanti a Sonia: «Non ho mai corteggiato Mirella, ma, sì, in presenza della mia ragazza le avrò detto: quanto sei carina!» le sue parole. L’astio di Sonia per Mirella si percepirebbe anche in una frase che la ragazza fece mettere a verbale ai carabinieri: “Nel nostro ultimo incontro, che si è svolto nel bar della mia famiglia, dissi a Mirella: con quell’ombretto sembri una morta”.
Negli anni, sostiene "Giallo", Sonia si sarebbe anche contraddetta, fornendo versioni molto differenti tra loro riguardo l’ultimo incontro con l'amica. A partire dagli orari: secondo De Vito, Mirella arrivò da lei al bar alle 15.30, ma proprio il fidanzato Fabio De Rosa la smentì. “Io arrivai al bar di Sonia alle 15 e Mirella era già andata via” disse.
Sonia De Vito è stata ascoltata due settimane fa in Commissione parlamentare. La sua testimonianza, secretata, sarebbe stata giudicata dai membri contraddittoria e reticente, come ha spiegato in questo articolo Fabrizio Peronaci. La sorella di Mirella ha sempre chiesto di approfondire le dichiarazioni di Sonia: "Noi non abbiamo mai incolpato Sonia dicendo che è stata lei. Però che sapesse qualcosa sì, lo abbiamo sempre pensato".