Sofia e l’ultimo messaggio di Mattia: «Mi ha scritto ti amo da impazzire, come diceva sempre. Io l'amerò per sempre»

diSimone Innocenti

Le ultime parole di Mattia Giani, il calciatore del Castelfiorentino morto a Careggi dopo aver accusato un malore sul campo di calcio di Campi Bisenzio, sono parole di amore per la sua fidanzata Sofia Caruso

Le ultime parole di Mattia Giani, il calciatore del Castelfiorentino morto a Careggi dopo aver accusato un malore sul campo di calcio di Campi Bisenzio, sono parole di amore. Per la sua fidanzata e per il pallone. Lo sono sotto forma di messaggio che Mattia ha mandato sul cellulare di Sofia Caruso, la ragazza con la quale da due notti conviveva, come racconta lei stessa: «Domenica ci siamo svegliati. Abbiamo parlato e abbiamo riso: era bellissimo. Poi Matti ha preso il borsone. Io sono rimasta a casa. Poi ha squillato il cellulare: era un suo messaggio, l’ultimo. Mi ha scritto: “Amore, ti ho lasciato l’accredito per la partita a nome Giani. Ti amo da impazzire”. Me lo diceva sempre che mi amava da impazzire e anche io lo amavo da impazzire». 

In queste giornate passate tra Careggi, dove c’è ancora la salma di Mattia, e l’abitazione a San Miniato c’è una sospensione del tempo pari solo all’incredulità e al dolore che questa tragedia si portano dietro. Ci sono gli amici che vanno a trovare i genitori e il fratello di Mattia nella loro casa dove arriva anche Sofia. «Pensavamo di sposarci, dicevamo di volere i bambini. Mattia mi ha fatto capire cosa fosse l’amore e si è preso cura di me. Matti era una persona pura e buona. Mi ha sempre detto che non mi avrebbe mai lasciata sola. Io continuerò ad amarlo per sempre. Ora mi sento di dovere andare avanti per lui. Lo devo fare per i suoi amici che da giorni mi chiamano continuamente. Io invece l’ho chiamato tutta la mattina ma non mi ha risposto. Sono senza parole e sono senza lacrime: le ho finite», dice Sofia che lo aveva conosciuto quando «avevamo 14 anni. Giri di scuola e di amicizie in comune». 

Sui social Sofia riversa il suo dolore: «Eravamo proprio sul più bello, amore mio ma grazie per esserti preso cura di me e avermi fatto capire il vero amore. Tu sei e sarai sempre l’amore della mia vita, Matti. Ti amerò per sempre e fino all’infinito. Sei la persona più pura che abbia mai conosciuto e mi hai sempre promesso che non mi avresti mai lasciata sola. Ti prego, proteggimi per sempre e dammi tutta la forza del mondo da lassù. Ciao amore mio, sorridi sempre così e insegnaci a tutti a giocare a calcio. Sono fiera di te, per sempre. Un bacio grande come l’universo». 

C’è emozione anche nel ricordo di Nico Scardigli, il suo allenatore. «Le ultime parole di Mattia prima di entrare in campo sono state: “Mister stai tranquillo, faccio gol e vinciamo la partita”. Io gli ho sorriso, tutto sembrava normale: è iniziata la partita e lui ha fatto gol. Poi però dopo questo tiro in porta è stato assurdo: è come se avesse avuto un problema muscolare. L’ho ho guardato meglio ed era chiaro che era qualcosa di diverso», spiega.

«Mattia era un ragazzo splendido, carico di entusiasmo, esprimeva solo positività anche nei momenti più difficili. Aveva una ragazza splendida, pazzamente innamorata di lui. Dal punto di vista sportivo era un calciatore di qualità, che ti faceva divertite, era esplosivo: c’era sempre un colpo a effetto. La sua carriera non è andata come si meritava solo per problemi muscolari, ma in questa categoria era un ultra top». 

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17 aprile 2024 ( modifica il 17 aprile 2024 | 07:15)

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