Quanto � preoccupato per un possibile attacco dell’Iran a Israele?
«L’Iran vuole reagire. Ma non farà passi irreversibili verso l’escalation»
Vali Nasr: �Adesso mancherebbe il fattore sorpresa. Gli ayatollah non vogliono dare a Netanyahu una scusa per spostare l’attenzione da Gaza. Delicata la posizione Usa�

�Non sono convinto al 100% che succeder� ora, ma se accadr� penso che gli iraniani non faranno qualcosa che porti all’escalation e a una guerra pi� ampia�, dice Vali Nasr, accademico nato a Teheran, docente alla Johns Hopkins University e gi� consigliere del dipartimento di Stato Usa. �La pressione ora � sull’America e su Israele perch� questa non diventi una guerra pi� ampia. A meno che un attacco iraniano provochi molti morti dentro Israele, a un livello a cui Israele sentir� di dover rispondere, non penso che si arriver� a una escalation�.
Perch� non adesso?
�Prima di tutto manca il fattore sorpresa: penso che potrebbero preferire un momento in cui Israele non se l’aspetta. Secondo: non vogliono dare a Netanyahu la scusa per spostare il discorso da Gaza all’Iran, non vogliono aiutarlo a ricostruire i rapporti con l’amministrazione Biden n� togliere la pressione della piazza su di lui. Una guerra pi� ampia contribuirebbe a fare tutto questo. Ma d’altra parte, gli iraniani sentono la necessit� di dimostrare che non porgono l’altra guancia e di mandare un messaggio di deterrenza a Israele perch� non compia altri attacchi come questo (contro l’ambasciata iraniana di Damasco, ndr)�.
In caso di attacco, si aspetta qualcosa in Israele o nella regione?
�Se succedesse all’interno di Israele con molte vittime, c’� il rischio di una rapida escalation. Il rischio � anche la risposta israeliana. Ora tutti danno la colpa all’Iran, ma Israele ha iniziato e c’� una risposta in arrivo. La palla poi torna a Israele: come risponder�?�
Che cosa significa per Biden?
�Ha gi� l’Ucraina, Gaza, la Cina. Una nuova guerra in Medio Oriente che non sappiamo quando finirebbe non sarebbe assolutamente un bene�.
C’� un intenso giro di telefonate diplomatiche all’Iran in queste ore da parte degli europei, dei Paesi vicini, anche da parte della Cina.
�Sono sicuro che stanno offrendo all’Iran una variet� di cose e questa � gi� una vittoria per l’Iran. Tutto il mondo sta chiedendo al’Iran in pratica di non fare rappresaglie, ma credo che dietro le quinte stiano anche facendo pressione su Israele. Non penso che gli americani siano contenti dell’attacco a Damasco: gli israeliani non li hanno consultati, Netanyahu ha creato una nuova crisi per l’amministrazione Biden. Penso che le conversazioni consistano non solo nel dire all’Iran di non vendicarsi o se lo fa di agire fino a un certo punto, ma che gli americani dicano a Israele di accettare una rappresaglia fino a un certo livello�.
A quale livello?
�Non � stato reso pubblico. � come quando l’Iran rispose all’uccisione del generale Qassem Soleimani, lanciando 100 missili contro una base americana in Iraq: per fortuna nessun americano fu ucciso e Trump lasci� stare�.
Cosa chieder� l’Iran in cambio?
�Penso che ci sia un negoziato da bazar, messaggi avanti e indietro. L’Iran vorr� garanzie che Israele non colpisca di nuovo le ambasciate. Gli iraniani sanno che l’America non vuole una guerra in Medio Oriente e minacciarla equivale a dire: se non volete una guerra, non potete fare pressione solo su di noi, dovete farla anche su Israele. Penso anche che l’Iran ritenga di dovere fare qualcosa: i negoziati sono su quale attacco e sulle pressioni su Israele a non reagire�.
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13 aprile 2024 (modifica il 13 aprile 2024 | 08:35)
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