La Corte suprema deciderà sull’immunità di Trump nel processo sui tentativi di cambiare il voto del 2020

WASHINGTON. Entra in campo la Corte suprema federale nelle vicende processuali di Donald Trump. Il procuratore speciale Jack Smith ha chiesto l’intervento con carattere di urgenza dell’Alta Corte affinché deliberi se Trump ha meno diritto all’immunità nel procedimento a suo carico per i tentativi di sovvertire l’esito delle elezioni del 2020.

L’ex presidente ha impugnato infatti la sentenza di un tribunale di grado inferiore sull’immunità. Fino a quando non si sarà risolto il nodo, il dibattimento vero e proprio – in agenda il 4 marzo – non potrà partire. Da qui la scelta di Smith di sgombrare il terreno dagli ostacoli e ricorrere alla Corte suprema che avrà la parola definitiva.

L’intervento della Corte suprema non significa però che automaticamente sarà considerata estinta la procedura degli appelli. I legali e il procuratore dovranno prima di tutto fornire le loro argomentazioni sulla necessità di agire d’urgenza.

La mossa di Smith è inusuale. Non è comune che il governo federale chieda alla Corte di interferire nella procedura giudiziaria e di farlo rapidamente. «Gli Stati Uniti riconoscono che è una straordinaria richiesta, e che questo è un caso straordinario», ha spiegato il procuratore.

I tempi dei processi a Trump sono ancora fumosi e preoccupano sia Smith sia comunque la difesa che vorrebbe dilazionarli e spostarne almeno i più sensibili oltre il voto di novembre. Oltre all’incriminazione per le interferenze elettorali, l’ex tycoon è sotto inchiesta per i documenti sensibili trovati a Mar-a-Lago; per i fondi oscuri con cui ha pagato la pornostar Stormy Daniel; ed è sotto processo in Georgia dove è accusato di aver cospirato per cambiare l’esito del voto.

Trump si è dichiarato non colpevole in tutti i capi di imputazione. Quello che Smith vuole fare è quindi risolvere a livello di Corte Suprema la questione dell’immunità in modo da procedere con i processi. I legali dell’ex presidente hanno replicato dicendo che il procuratore vuole interferire a influenzare con il suo comportamento il processo elettorale del 2024.